Bollette del gas non trasparenti: il caso Uni.co.ge.

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 Il Consiglio di Stato conferma la sanzione deliberata nel 2009 dall’AEEG 

Nel 2009, l’Autorità Garante per l’energia ha sanzionato diverse società responsabili di non aver rispettato in modo puntuale la normativa vigente in tema di trasparenza delle bollette. In particolare, l’Aeeg ha deliberato una sanzione di 25.000 euro a  carico della Uni.co.ge. per aver applicato a tutti gli utenti il c.d coefficiente “M” (un valore calcolato in base alla temperatura e all’altitudine di ciascuna località) senza però indicarlo nella bolletta 1.

Il Tar aveva annullato la delibera per vizi regolamentari, ritenendo che la sanzione fosse stata deliberata tardivamente 2.

Il Consiglio di Stato ha invece accolto il nuovo ricorso dell’Aeeg, ripristinando la sanzione 3. Secondo l’organo di vertice della giustizia amministrativa, la complessità del procedimento di verifica comporta tempi più lunghi di quelli indicati dalla società;  l’Autorità ha rispettato la procedura vigente una volta accertata la violazione da parte di Uni.co.ge. Il Consiglio di Stato ha rigettato anche le altre argomentazioni difensive della società: da un lato, l’eventuale colpa di un altro operatore, cui era affidata la redazione delle bollette, non fa venir meno la responsabilità della Uni.co.ge.; dall’altro, la normativa era comunque chiara e la pubblicazione sul sito internet della società del coefficiente “M” non è sufficiente a garantire una corretta informazione agli utenti sui criteri di calcolo delle tariffe.


1 Vedi delibera VIS 105/09.

2 Cfr. la sentenza del tar della Lombardia n. 7722 del 2010.

3 Vedi la sentenza n. 306 del 2013.