Abuso di posizione dominante di Poste italiane nei servizi dei servizi di ricezione dati, stampa e imbustamento

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L’Antitrust accetta gli impegni presentati da Poste italiane

 

Poste italiane ancora sotto esame dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Dopo le sanzioni deliberate nel dicembre del 2011 per abuso di posizione dominante nei servizi di recapito a data e ora certa e di notifica di atti della pubblica amministrazione ( leggi questa scheda ) e mentre è in corso il procedimento riguardante le tariffe al netto dell’aliquota iva del 21%, applicata invece dagli altri operatori del settore, che sarebbero così posti in una situazione di svantaggio (clicca qui ), si registra la chiusura di un altro procedimento, avviato nel marzo del 2011, sulla base di una segnalazione della Selecta, in merito ad un abuso di posizione dominante di Poste italiane nel mercato dei servizi di ricezione dati, stampa e imbustamento: si tratta di quei servizi, utilizzati da utenti che devono spedire grandi quantità di corrispondenza (ad esempio un’azienda che fornisce energia elettrica e deve inviare bollettini di conto corrente postale). Al fine di usufruire di tariffe inferiori rispetto a quella ordinaria, tali utenti devono predisporre la corrispondenza secondo precise caratteristiche (per es. la loro gestione deve essere meccanizzabile), avvalendosi di società specializzate: in questo settore opera da tempo Selecta, in concorrenza con Postel, società di Poste italiane. La corrispondenza così “trattata” è successivamente consegnata, con minori costi di gestione, da Poste italiane.
Selecta lamentava il fatto che Poste Italiane avesse modificato improvvisamente le modalità di pagamento del debito, favorendo così indirettamente Postel. Dopo l’avvio del procedimento, Poste italiane ha presentato una serie di impegni volti a rinegoziare il piano di rientro del debito di Selecta e a modificare i tempi di pagamento delle tariffe, applicando condizioni analoghe a quelle di Postel. Tali impegni sono stati considerati idonei dall’Antitrust per rimuovere le condotte anticoncorrenziali adottate in passato: il procedimento si è pertanto chiuso senza sanzioni a carico di Poste italiane 1.
 

2 aprile 2012


1 Cfr. procedimento A438, provvedimento n. 23397 .