Indagine Gas: poca concorrenza e poche offerte convenienti

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indagine gas

COMUNICATO STAMPA

10 febbraio 2024

 

 

Gas, indagine Assoutenti.C.r.c.: a un mese da fine mercato tutelato, concorrenza ancora scarsa e poche offerte convenienti

 

Per prezzo fisso nessuna offerta migliore della vulnerabilità. Per prezzo variabile solo 5 offerte convenienti nelle principali città italiane, ma risparmio è minimo: in media 43 euro all’anno

 

 

A un mese dalla fine del mercato tutelato del gas, cessato ufficialmente lo scorso 10 gennaio, Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) hanno realizzato una indagine per capire come si siano evolute le offerte sul mercato libero, e come sia cambiata la spesa delle famiglie rispetto al regime a maggior tutela, ancora in vigore per gli utenti cosiddetti “vulnerabili”.

Lo studio dei due enti prende in considerazione le offerte presenti alla data del 9 febbraio 2024 sull’apposito Portale di Arera, sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzo variabile, nelle principali 20 città italiane, per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno per cottura cibi, riscaldamento e acqua calda.

Il primo dato che emerge dalla ricerca è che per i contratti a prezzo fisso nessuna offerta risulta al momento più vantaggiosa del regime tutelato, e quindi delle tariffe praticate a chi rientra nella “vulnerabilità” – spiegano Assoutenti e C.r.c. – Si contano poco più di 200 offerte a prezzo fisso in ogni città, e considerando solo la migliore proposta degli operatori disponibile nelle varie province, la maggiore spesa annua per chi sceglie tali contratti è in media di +188,6 euro annui (+12,2%) rispetto alla tutela.

Analizzando i contratti a prezzo variabile, quelli cioè indicizzati all’andamento del costo dell’energia, si scopre che in ognuna delle 20 città italiane monitorate solo 5 offerte (su una media di oltre 480 offerte per provincia) risultano oggi più convenienti rispetto alle bollette pagate dai clienti vulnerabili, con la sola eccezione di Bari che conta 7 offerte più convenienti – aggiungono Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi – Il risparmio sul regime tutelato, tuttavia, è minimo: in media 43 euro di spesa annua in meno (-2,8%).

Con una bolletta media annua pari a 1.433,63 euro è Trento la città tra quelle monitorate che vanta l’offerta a prezzo variabile più conveniente, seguita da Milano, Trieste e Bolzano con 1.434,19 euro. Sul fronte opposto, e sempre considerando solo la migliore offerta sul mercato, Roma ha la bolletta media più pesante, pari a 1.636,51 euro annui”.

“I dati ci dicono che la fine del mercato tutelato del gas non ha innescato alcuna concorrenza virtuosa in favore dei consumatori – spiega il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – I contratti a prezzo fisso restano ancora non vantaggiosi perché le società sono restie a vincolarsi con i propri clienti considerata la forte volatilità dei prezzi sui mercati energetici, mentre per quelli variabili le offerte realmente convenienti si contano sulle dita di una mano e risultano ben al di sotto delle aspettative”.

“A distanza di un mese dalla fine del mercato tutelato la situazione per le famiglie non è cambiata molto – aggiunge Furio Truzzi, Presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) – A gennaio si contavano in ogni città 3 offerte più convenienti rispetto al regime tutelato, oggi siamo solo a 5: l’obiettivo di portare vantaggi alle famiglie, quindi, non è stato raggiunto, e anzi si assiste ad un appiattimento delle condizioni economiche proposte ai consumatori, che vanifica il fine stesso dello stop al mercato tutelato”.

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