Trasporto locale: voucher ed estensione non bastano. Assoutenti assiste chi ha diritto al rimborso

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Abbonamenti trasporto locale non usufruiti per il Covid: voucher ed estensione non bastano. Assoutenti assisterà i pendolari che avendone diritto richiedano il rimborso in denaro senza ottenerlo

Le richieste di Assoutenti e dei Comitati dei Pendolari in una lettera alle Regioni, al Ministro dei Trasporti e alle aziende di trasporto.

Roma 31/08/2020 – Trascorsi oltre tre mesi dalla decisione del Governo nazionale di ristorare di chi non abbia potuto utilizzare il proprio abbonamento di trasporto locale a causa del lockdown, l’utenza – in particolari quella pendolare – è ancora in molti casi in attesa di conoscere dalle aziende erogatrici del servizio le modalità di richiesta ed erogazione del ristoro.

Per questa ragione Assoutenti e i Comitati dei Pendolari federati hanno scritto oggi alle Regioni, al Ministro dei Trasporti e alle aziende di trasporto sollecitando la pubblicazione di tali informazioni e soffermandosi sulla richiesta di introdurre anche la possibilità di rimborso in denaro per tutti quei casi in cui l’utente non possa trovare ristoro né attraverso l’estensione temporale della durata dell’abbonamento, nè attraverso il voucher.

“Per chi non ha necessità di rinnovare un abbonamento questi sono strumenti insufficienti, ancorché previsti dal Decreto Rilancio” spiega Furio Truzzi,  Presidente di Assoutenti. Vanno inoltre considerati la grave situazione economica vissuta da tante famiglie (per cui poter disporre di un rimborso in liquidità può essere una questione di vitale importanza) e lo spirito della normativa europea che prevede sempre in casi simili la possibilità di un rimborso in denaro.

Per questa ragione Assoutenti fa sapere che è pronta a tutelare gli abbonati che scegliendo di richiedere un rimborso in denaro se lo vedano negare. Gli interessati possono scrivere alla mail [email protected] per richiedere l’avvio delle procedure di reclamo e adr per conseguire quanto richiesto.

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