Plastica monouso: Federdistribuzione anticipa lo stop

2012

Inizia in anticipo la lotta alla plastica monouso da parte di Federdistribuzione: mentre i tempi della normativa europea richiedono lo stop entro il 2021, le aziende Federdistribuzione (le cui aziende associate fatturano circa la metà di tutto il settore della grande distribuzione moderna organizzata in Italia) hanno introdotto sui propri scaffali stoviglie in materiali ‘eco-friendly’ già dal 1 luglio 2019, con l’impegno di arrivare ad escludere totalmente la plastica entro il 30 giugno 2020. Un provvedimento coerente con la direttiva europea n° 2019/904.

Alternative alla plastica monouso: il piano di Federdistribuzione

Come ha spiegato il Presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara, le imprese associate hanno preso l’impegno di affiancare ai prodotti in plastica monouso, dal 1° luglio di quest’anno, altri prodotti in materiale riciclabile e compostabile, offrendo una concreta alternativa ai clienti. Entro il termine massimo del 30 giugno 2020 tutte le stoviglie in plastica monouso usciranno definitivamente dagli scaffali gestiti da Federdistribuzione e alcune aziende potrebbero anche ulteriormente anticipare i tempi previsti.

Addio al monouso: il coinvolgimento dei consumatori e di tutta filiera

Federdistribuzione sottolinea l’importanza di una comune presa di responsabilità sul tema da parte di consumatori, imprese e istituzioni, su cui anche la nostra associazione concorda.
Come ha ricordato il Presidente Gradara, nei punti vendita della Distribuzione Moderna Organizzata acquistano 60 milioni di persone ogni settimana, che si aspettano comportamenti etici e coerenti con i nuovi valori della tutela dell’ambiente.

Attraverso questa iniziativa si punta a ridurre sensibilmente l’utilizzo di plastica
monouso nel nostro Paese e avviare un percorso di coinvolgimento di tutta la filiera, affinché ci si pongano obiettivi ambiziosi di salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile.

La normativa europea per lo stop alla plastica monouso

Il percorso individuato da Federdistribuzione è coerente con quanto prevede la Direttiva Europea di recente approvazione (n° 2019/904), che dovrà essere recepita in Italia nel 2021 e che è finalizzata a promuove approcci circolari e prodotti e sistemi sostenibili, riutilizzabili, non tossici.

I prodotti monouso che saranno vietati

La direttiva prevede il divieto di commercializzare diverse tipologie di prodotti in plastica
monouso: le posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette), i piatti di plastica monouso, le cannucce di plastica, i bastoncini cotonati fatti di plastica, i bastoncini di plastica per palloncini, le plastiche ossi-degradabili e i contenitori per  alimenti e tazze in polistirolo espanso.

Raccolta bottiglie in plastica: obiettivo 90%

La lotta alla plastica prevede altre azioni importanti. Entro il 2029 gli Stati membri dovranno raccogliere attraverso la differenziata il 90% delle bottiglie di plastica. La normativa prevede anche che entro il 2025 le bottiglie di plastica debbano contenere almeno il 25% di contenuto riciclato, per passare al 30% entro il 2030.

La plastica che avvelena i nostri mari

Secondo uno studio della Commissione riportato da Rainews, oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. I prodotti coperti dalla direttiva costituiscono il 70% di tutti i rifiuti marini. In particolare i bicchieri in plastica rappresentano circa il 20% dei rifiuti marini. Solo in Italia ne vengono consumati tra i 16 e i 20 milioni al giorno.

Tra gli altri rifiuti in plastica che invadono le nostre spiagge e i nostri mari, secondo l’ultima indagine di Legambiente, troviamo al primo posto pezzi e frammenti di plastica o di polistirolo (21,3%), tappi e coperchi in plastica per bevande (9,6% dei rifiuti) e mozziconi di sigaretta (8%).