SPID a pagamento da luglio 2025: costi, provider coinvolti e cosa devono fare i cittadini

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SPID a pagamento da luglio 2025: costi, provider coinvolti e cosa devono fare i cittadini

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) diventa a pagamento per molti utenti a partire da luglio 2025. Alcuni provider hanno già annunciato nuove tariffe annuali, suscitando preoccupazioni e dubbi tra i consumatori.

Quanto costerà lo SPID da luglio 2025? E ci sono alternative per avere ancora uno SPID gratuito?

In questa guida chiara e aggiornata rispondiamo alle domande più frequenti.

 

🔹SPID a pagamento: quali provider lo rendono a pagamento?

I primi gestori SPID che introducono un canone annuale sono:

Aruba SPID 2025

  • Gratuito il primo anno;
  • Rinnovo a pagamento: 4,90 euro + IVA all’anno.

InfoCert SPID 2025

  • Gratuito fino al 28 luglio 2025;
  • Da quella data, 5,98 euro IVA inclusa all’anno.

ATTENZIONE! Se possiedi uno SPID con Infocert, sappi che il rinnovo non è automatico: chi non accetta il nuovo costo non riceverà addebiti, ma perderà l’accesso al servizio. È necessario esprimere consenso esplicito oppure recedere inviando:

Va sottolineato che a oggi, circa il 70% degli utenti SPID si appoggia a Poste Italiane, che non ha previsto alcun costo aggiuntivo e continua a offrire il servizio gratuitamente (salvo alcune modalità di attivazione a pagamento).

 

🔹Perché lo SPID diventa a pagamento?

Il cambiamento nasce dalla mancata erogazione dei fondi pubblici promessi dal governo ai provider privati che gestiscono il servizio SPID. I 40 milioni di euro stanziati nel 2023 sono rimasti bloccati per mesi, causando squilibri economici per chi gestisce il servizio.

InfoCert ha spiegato di aver investito oltre 20 milioni di euro dal 2014 per sviluppare SPID, senza ritorni adeguati. La decisione di introdurre un costo per SPID è quindi legata alla necessità di coprire i costi di gestione e sollecitare lo sblocco dei fondi.

🔹SPID gratuito: quali provider lo offrono ancora?

Chi vuole mantenere SPID gratis nel 2025 può scegliere i provider che non hanno ancora introdotto un canone, tra cui:

  • PosteID (Poste Italiane) – SPID gratuito, salvo alcuni costi per attivazioni specifiche;
  • Lepida, Tim, TeamSystem – SPID per privati gratuito (pagamento solo per riconoscimento via webcam);
  • Namirial, Sielte, SpidItalia, Intesi Group, EtnaID – SPID gratuito se attivato con CIE, CNS o firma digitale.

Qui di seguito una tabella che confronta i costi dei diversi provider:

Provider Costo SPID 2025 Note
PosteID Gratis Attivazione gratuita salvo eccezioni
Aruba 4,90 € + IVA/anno Dopo il primo anno
InfoCert 5,98 € IVA inclusa/anno Dal 28 luglio 2025
Namirial 19,90 € + IVA (webcam) Gratis con CIE
Intesi 14,90 € + IVA Offerta base
SpidItalia (Livello 3) 24,70 € + IVA Avanzato
Sielte 9,99 € + IVA (webcam) Gratis con CIE
EtnaID Gratis con CIE A pagamento via webcam

 

🔹Cosa dice la normativa (e perché non è una sorpresa)

La possibilità per i provider privati di chiedere una compartecipazione economica agli utenti era già prevista nella convenzione originaria del servizio SPID. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) cura gli aspetti regolamentari del sistema, ma i rapporti tra operatori e Stato restano fragili: le convenzioni attuali scadranno a ottobre 2025 e i negoziati per il rinnovo biennale inizieranno a luglio.

Alcuni provider potrebbero addirittura scegliere di abbandonare il servizio se i finanziamenti non verranno erogati per tempo.

🔹SPID o CIE? Il ruolo della Carta d’Identità Elettronica

Il governo, intanto, punta a favorire la diffusione della Carta d’Identità Elettronica (CIE) come alternativa allo SPID. I vantaggi principali della CIE sono:

  • maggiore sicurezza (livello 3 di autenticazione)
  • gestione pubblica centralizzata (Ministero dell’Interno)
  • interoperabilità europea, grazie al futuro EU Digital Identity Wallet

Nel 2024, la CIE ha superato lo SPID in termini di utenti attivi: oltre 50 milioni di carte rilasciate contro 40,5 milioni di identità SPID. Anche l’app CieID ha registrato una crescita del +37% in un anno.

Gli obiettivi del PNRR

Nonostante il passaggio graduale alla CIE, lo SPID resta fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR):
entro giugno 2026, il 70% della popolazione dovrà essere dotato di identità digitale.
Ad oggi, il 90% degli accessi alla Pubblica Amministrazione avviene ancora tramite SPID.

Cosa ne pensa Assoutenti

Assoutenti è dell’idea che l’accesso ai servizi pubblici digitali deve restare gratuito e universalmente garantito.

Siamo pronti a sostenere i cittadini in questa fase di incertezza, monitorando ogni evoluzione normativa ed economica e attivando le tutele legali necessarie.

 

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