Sanzione di 200.000 euro alla Fiat per pubblicità ingannevole

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Nel mirino dell’Antitrust la campagna promozionale incentrata sul claim “Oggi Fiat blocca il prezzo del carburante a 1 euro al litro per 3 anni”

 

Il 14 novembre 2012 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ritenuto ingannevole la campagna pubblicitaria diffusa da FIAT Group, diffusa nei mesi di giugno e luglio 2012, nella quale  veniva offerta la possibilità al consumatore, a fronte dell’acquisto di un’autovettura della gamma Fiat, di bloccare per tre anni il prezzo di acquisto del carburante. La campagna, incentrata sul claim “Oggi Fiat blocca il prezzo del carburante a 1 euro al litro per 3 anni” è stata articolata in numerosi spot televisivi e radiofonici, diffusi sulle reti Mediaset e RAI, oltre che attraverso il canale internet 1.

Lo spot televisivo, in particolare, si apriva sottolineando il forte incremento di prezzo del carburante registrato negli ultimi anni e, mentre scorrevano le immagini di autocisterne che percorrevano una strada in salita con l’indicazione del prezzo del carburante registrato dal 1999 (1,00 euro) al 2012 (1,85 euro), una voce fuori campo enfatizzava l’offerta asserendo: “ma da oggi con Fiat tutto cambia, la vita torna in discesa. Fiat riporta il prezzo a un euro e lo congela fino al 2015”. Lo spot si chiudeva con un fermo immagine che riportava il seguente claim: “oggi Fiat blocca il prezzo del carburante ad 1 euro a litro per tre anni”. Più in basso, con minore evidenza grafica, si leggeva “offerta valida presso i distributori di carburante IP aderenti all’iniziativa”. Ancora più in basso, venivano riportate altre informazioni che, data la brevità del fermo immagine, circa quattro secondi, e l’ancor minore evidenza grafica, risultavano di fatto illeggibili.

Le condizioni dell’offerta promozionale erano reperibili sul sito aziendale e da esse si evinceva che al momento dell’acquisto il consumatore avrebbe ricevuto una fuel card che gli avrebbe dato diritto ad acquistare carburante alla pompa presso i distributori IP aderenti all’iniziativa, al prezzo di 1 Euro per un quantitativo massimo di litri, differente a seconda del modello di vettura acquistata, per un periodo pari a 3 anni dalla data di attivazione della fuel card  stessa. Inoltre, l’offerta non era cumulabile con altre offerte commerciali eventualmente in corso relativamente ad alcuni modelli.

Nel messaggio pubblicitario non vi era, pertanto, alcun riferimento né alla circostanza che il quantitativo di litri di benzina offerti con la campagna pubblicitaria era contingentato in base alla tipologia di autovettura eventualmente acquistata, né al fatto che dall’offerta erano esclusi i veicoli cosiddetti Bi-fuel: l’offerta, infatti, era rivolta solo agli acquirenti di veicoli Fiat nuovi, alimentati a benzina o diesel. Secondo l’Antitrust, nonostante la Fiat avesse provveduto a modificare i claim diffusi nel mese di luglio 2012, successivamente all’avvio del procedimento istruttorio, il tenore della campagna e la scarsa evidenza delle informazioni relative all’effettiva portata dell’offerta potevano indurre il consumatore a ritenere che per un periodo di tre anni avrebbe potuto pagare la benzina un euro al litro senza alcuna limitazione quantitativa di litri acquistabili ed acquistando qualsiasi modello della gamma Fiat.

La sanzione inflitta all’azienda, quantificata inizialmente in 220.000 euro in relazione alla gravità ed alla durata della condotta scorretta, è stata ridotta a 200.000 euro in considerazione  della situazione economica non positiva della società, che espone un bilancio in perdita nell’esercizio 2011.   

10 dicembre 2012



1 Cfr. il provvedimento n. 24046, pubblicato sul bollettino n. 47 del 2012.