L’Antitrust sanziona la società per pubblicità ingannevole
Il 20 novembre 2012 l’Antitrust, in seguito a diverse segnalazioni (tra cui quella del Ministero della Salute), ha preso in esame la pubblicità della Citosalus riguardante l’integratore alimentare Equì; tale pubblicità afferma in particolare che l’integratore “è particolarmente indicato a chi non vuole rinunciare a due bicchieri di vino a pasto ma al contempo non vuole perdere lucidità ed efficienza…. oltre a ridurre il tasso alcolico (effetto riscontrato con strumenti di precisione) induce un recupero della cenestesi (ovvero la percezione sensoriale di benessere o malessere) e della efficienza psicofisica”.
Secondo l’Agcm non esiste documentazione scientifica che dimostri la capacità del prodotto di abbassare il tasso alcolemico nel sangue: anzi, tali proprietà sono espressamente escluse dall’Istituto superiore di sanità e dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Inoltre, la pubblicità faceva riferimento ingannevolmente anche ad una specifica collaborazione con l’Università di Milano mai realizzata.
In conclusione l’Autorità, pur ritenendo fortemente scorretto il comportamento di Citosalus, si è limitata ad applicare una sanzione di 5.000 euro, in considerazione delle gravi perdite di bilancio registrate nel 2010 e 2011 e del modesto fatturato della società 1.
10 dicembre 2012