Rc Auto: Assoutenti chiede rating per compagnie di assicurazioni e controllo sugli atti dell’Ivass

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Assoutenti, assieme ad altre sette Associazioni dei Consumatori, è stata ascoltata oggi  in occasione dell’audizione in Commissione Finanze della Camera in merito al disegno di legge 2104 in materia di RC, dove ha presentato un documento congiunto chiedendo una profonda e radicale riforma del settore.

Si ad una piattaforma di rating diffuso, come previsto dalla proposta, dei servizi di vendita delle polizze e liquidazione dei risarcimenti e no al paternalismo dell’IVASS che diffida della capacità di giudizio dei consumatori che, lo ricordiamo devono essere sovrani del mercato.

Le associazioni chiedono una riforma radicale della governance dell’organismo di vigilanza (Ivass) e la possibilità di controllare, sulla base delle migliori esperienze internazionali, tutti gli atti eliminando un segreto istruttorio assoluto.

Si richiede inoltre di disboscare il mercato da clausole contro la legge che limitano il diritto di scelta del danneggiato, e di superare l’esperienza fallimentare dell’indennizzo diretto.

Forte è la proposta adottata in Francia di aumentare la competitività nel mercato assicurativo consentendo, come è successo per i telefonini, la portabilità del certificato.

Si ritiene urgente ed improcrastinabile una misura che possa agevolare la chiusura delle oltre 200.000 cause radicate nei tribunali italiani che oltre ad ingolfare la già disastrata giustizia italiana consentirebbero ai danneggiati di ottenere oltre 5 miliardi di euro di risarcimenti bloccati a causa delle lentezze e le lungaggini delle procedure.

E a tutela dei soggetti più deboli, le vittime della Strada, il legislatore deve vigilare sull’applicazione delle tabelle di Milano ed evitare derive involutive.

Giusto il richiamo nella proposta di legge ad adottare le possibili misure volte ad eliminare l’eluzione e l’evasione assicurativa, ma tale azione deve essere collegata ad una radicale riforma del fondo vittime della strada il cui funzionamento è del tutto inefficiente e foriero di contenziosi che potrebbero essere evitati con gestioni più attente e proattive.

Con dieci miliardi di utili nel settore RC Auto negli ultimi otto anni, e un tasso di concentrazione elevatissimo delle compagnie, è urgente liberare le forze del mercato per consentire al consumatore di essere pienamente sovrano nelle scelte, di poter comunicare il suo livello di soddisfazione, di poter godere di servizi liquidativi efficienti e di un organismo di vigilanza che tuteli i soggetti deboli.

Queste le richieste dei consumatori che si spera possano trovare accoglimento in questo scampolo di legislatura.

PROPOSTE SINTESI

  • Portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
  • Credito di imposta per chiusura di posizioni radicate in giudizio: concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta direttamente proporzionale all’importo da risarcire e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
  • Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.
  • Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
  • Il contratto base per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola RC auto. Fallite monte tentativi di comunicare il presso reale di una polizza perché manca tale dato.
  • Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori estericosì da incentivare la concorrenza.
  • Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
  • Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
  • Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing
  • Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.
  • Riforma del Fondo Vittime della Strada: riforma dei criteri di assegnazione delle concessioni, obbligo di rotazione, premialità nella velocità di accertamento e liquidazione

Rating delle migliori compagnie di assicurazioni e controllo dei consumatori sugli atti e sull’attività dell’Ivass. A chiederlo Assoutenti che, assieme ad altre 7 associazioni del Cncu, è stata ascoltata oggi nel corso dell’audizione sul disegno di legge 2104 in materia di RC in Commissione Finanze della Camera.

“Abbiamo chiesto la creazione di una specifica piattaforma che assegni un “rating “ alle imprese assicuratrici, valutandone correttezza, condizioni di vendita delle polizze, tempi di liquidazione dei risarcimenti, e altri elementi utili agli utenti nella scelta della compagnie con cui assicurare la propria autovettura – spiega Stefano Mannacio, Responsabile assicurazioni e ambiente di Assoutenti – Le associazioni dei consumatori chiedono inoltre da tempo una riforma radicale della governance dell’Ivass e la possibilità di controllare gli atti dell’organo di vigilanza, eliminando un segreto istruttorio assoluto quanto ingiustificato”.

“Abbiamo presentato alla Camera un pacchetto di proposte per disboscare il mercato da clausole vessatorie, superare il fallimentare indennizzo diretto, introdurre la portabilità del certificato assicurativo e incrementare la concorrenza tra imprese, in modo da portare ad una strutturale riduzione dei costi delle polizze che oggi scendono meno di quanto dovrebbero e continuano ad essere caratterizzate da andamenti anomali a livello territoriale” – conclude il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.

Di seguito le proposte presentate oggi per riformare il settore dell’Rc auto:

  • Portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
  • Credito di imposta per chiusura di posizioni radicate in giudizio: concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta direttamente proporzionale all’importo da risarcire e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
  • Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.
  • Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
  • Il contratto base per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola RC auto. Fallite monte tentativi di comunicare il presso reale di una polizza perché manca tale dato.
  • Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
  • Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
  • Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
  • Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing
  • Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.
  • Riforma del Fondo Vittime della Strada: riforma dei criteri di assegnazione delle concessioni, obbligo di rotazione, premialità nella velocità di accertamento e liquidazione

 

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