L’Autorità apre un’istruttoria su un accordo strategico di cooperazione siglato dalle due società, finalizzato alla selezione ed alla partecipazione congiunta a gare di appalto per la costruzione di infrastrutture
L’Autorità Garante della concorrenza ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti della Salini Costruttori S.p.a. e della Impregilo S.p.a. al fine di accertare l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza nel mercato della costruzione e realizzazione di infrastrutture e di grandi opere complesse 1. Entrambe le società, infatti, sono tra i principali general contractor italiani, che operano nel settore edilizio attraverso l’assunzione in appalto e/o in concessione (sia da enti pubblici che da privati) di lavori edili, aeroportuali, idraulici, marittimi e ferroviari e di costruzione in genere, sia in Italia che all’estero.
Il procedimento istruttorio sarà finalizzato, in particolare, ad accertare se possa configurarsi come intesa restrittiva della concorrenza l’Accordo strategico di cooperazione commerciale ed organizzativa siglato dalle due società il 27 settembre scorso. L’Accordo, di durata indeterminata, disciplina procedure di coordinamento delle rispettive organizzazioni delle due società finalizzate a selezionare le iniziative commerciali aventi ad oggetto infrastrutture e grandi opere complesse di potenziale interesse per entrambe ed a disciplinare la partecipazione congiunta alle relative gare di appalto, mediante presentazione di un’unica offerta. Tale cooperazione consentirebbe alle due imprese di realizzare incrementi di ricavi e riduzione di costi in virtù di sinergie operative ed industriali. L’operatività dell’Accordo consentirebbe, inoltre, di valorizzare la forte complementarità geografica e di segmento di mercato che esiste tra i due Gruppi e di incrementare la probabilità di aggiudicazione nelle gare di appalto per la realizzazione di grandi infrastrutture complesse.
Per contro, secondo l’Antitrust, tale Accordo evidenzierebbe la volontà delle società sottoscrittrici di non procedere ad un corretto confronto competitivo in occasione delle future gare pubbliche di loro interesse, alterando le condizioni di libera concorrenza nel mercato di riferimento, nel quale la gara rappresenta il principale strumento di aggiudicazione dei lavori.
19 ottobre 2012