METRO C E CORTE DEI CONTI: Assoutenti non ignora l’allarme della Corte dei Conti e promuove proposta

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L’allarme lanciato dalla Corte dei Conti non può essere trascurato. In seguito alle contestazioni avanzate da quest’ultima sulla realizzazione e sul proseguimento dei lavori della linea C della metropolitana, si sono scatenate vere e proprie “guerre di religione” alle quali Assoutenti UTP insieme a Osservatorio Regionale Trasporti, si oppone con una propria proposta alternativa.  

Tenendo presente che tra chi dice che lo schema di rete così come è congegnato va benissimo ed è intoccabile, nonostante il costo economico spropositato da sostenere (366 milioni di euro per km minimo!!!), e chi dice, drasticamente, che sono bandite altre metropolitane a Roma, proponendo alternative estremamente fantasiose quanto inutili e dannose (quali autobus “ipertecnologici” al posto della metropolitana, peraltro falsamente definiti tram, con grave inganno terminologico) Assoutenti UTP, oltre a valutare sbagliati e negativi entrambi gli atteggiamenti, sostiene che è necessario, quanto indispensabile, investire nel trasporto metropolitano periferico.

 

“Meno scavi sotto il centro storico e più linee in periferia” è quanto sostiene l’Associazione.

 

Il centro storico è già sufficientemente collegato e potrebbe essere integrato con rete tranviaria (ovviamente per tram si intende il “vero” tram con due rotaie di acciaio) senza un dispendio di soldi eccessivo. “Il nostro obiettivo è di permettere ai cittadini di muoversi in modo comodo e capillare per la città anche e soprattutto per chi viene dalle periferie”.

 

Non bisogna dimenticare inoltre che la metropolitana rappresenta al massimo un terzo delle infrastrutture su ferro necessarie per la città; occorre un serio riequilibrio degli investimenti in favore degli altri due terzi (ferrovie e rete tramviaria), raggiungendo aree molto più ampie e non solamente pochi itinerari.

 

Nei prossimi giorni Assoutenti UTP presenterà dettagliate osservazioni sull’argomento.

 

Possiamo intano anticipare:

– Prima di procedere oltre, sbloccare i finanziamenti per la rete tramviaria, priorità a Togliatti e TVA.

– Unificare le linee C e D, con uno schema simile al PRG 1962. Dal Colosseo, per Piazza Venezia, poi il percorso ex D (ma con stazioni fuori delle aree stradali), per Stazione Trastevere e Magliana Nuova, e da qui, anziché l’EUR, verso Via Frattini, Trullo e Corviale.

– Recuperare la linea E per Tor de’ Cenci, già finanziata con la legge 211, poi cancellata

– Linea locale leggera su ferro (modello “Genova”) sulla Cassia da La Giustiniana FS a Tor di Quinto

– Valutare ipotesi di recupero della linea ex SDO (D), in sopraelevata (tangenziale intermedia fra tram Togliatti e FR1, collegamento tra periferie)