Il piano di rimodulazione per il 2012 e le osservazioni delle associazioni dei consumatori
Il Piano nasce in assenza di parametri fissati dall’AGCOM. Pertanto, di fronte ad un quadro normativo “incerto”, il Piano è stato redatto in base a parametri legati alla variazione della domanda di servizi durante la stagione estiva. Il piano per il 2012 non si discosta quindi da quello degli anni precedenti relativamente ai criteri, nonché all’elenco degli uffici dove è stata fatta la scelta della riduzione del servizio o dell’orario di apertura. Per i 22 uffici ubicati nelle sedi istituzionali (caserme, tribunali), vale la regola della chiusura delle sedi istituzionali ospitanti.
Il CNCU, nell’approvare il piano del 2011, aveva invece chiesto che fossero prese in considerazione, accanto a parametri oggettivi, anche le osservazioni degli ispettori territoriali e i reclami dei sindaci dei comuni interessati, dell’ANCI e dei consumatori.
Manca, per il momento, una procedura per l’attività che dovrà essere svolta dagli ispettorati territoriali e una informatizzazione della trasmissione e raccolta dei 32.000 reclami annui (unica via di segnalazione dei disservizi a disposizione dell’utenza).
Il CNCU nel dare il proprio parere sul piano ha ribadito l’esigenza di essere messo preventivamente al corrente, in futuro, di tutti questi dati, di poter disporre di un report relativo alle azioni di miglioramento della visibilità delle comunicazioni degli orari di apertura degli uffici postali e di miglioramento delle informazioni, per una valutazione più efficace e consapevole dei piani di rimodulazione estiva.
26 giugno 2012