Il Rating di legalità delle imprese

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Approvato il nuovo regolamento dell’Antitrust

 

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in attuazione di recenti disposizioni di legge 1, ha approvato il regolamento in materia di rating di legalità delle imprese 2. Tale regolamento stabilisce i criteri e le modalità di attribuzione dei punteggi alle imprese che ne facciano richiesta 3.

Per ottenere il rating minimo (“una stelletta”), l’azienda (e cioè l’imprenditore oppure i suoi soci, rappresentanti e dirigenti apicali se impresa collettiva) non deve aver ricevuto sentenze definitive di condanna per reati tributari e contro la pubblica amministrazione, né aver in corso procedimenti penali per reati di mafia. Inoltre, nel biennio precedente la richiesta di rating, l’azienda non deve essere stata definitivamente condannata per illeciti antitrust gravi, per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Non dovrà inoltre avere subito accertamenti di un maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione. Infine l’impresa dovrà dichiarare di effettuare pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.

Le aziende possono ottenere anche un rating superiore (“due o tre stellette”), subordinato al rispetto di ulteriori requisiti (rispetto dei contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria; utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge; adozione di una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa; adozione di processi per garantire forme di Corporate Social Responsability; iscrizione ad uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa; adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria). L’Antitrust potrà tener conto anche della denuncia, all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di reati previsti dal Regolamento commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale.

Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. La perdita di uno o più dei requisiti porterà alla riduzione del numero delle “stellette” o alla revoca del rating.

Sul sito dell’Autorità sarà pubblicato l’elenco aggiornato delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza.

18 novembre 2012



1 Cfr. i decreti legge n. 1 e 29 del  2012, n. 1.
2 Per il testo vedi il sito Agcm . Il regolamento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
3 Possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese operative in Italia che hanno un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio finanziario precedente e siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.