COMUNICATO STAMPA
1 ottobre 2024
Benzina, Assoutenti: no ad aumento accise per gasolio. Sarebbe stangata da 3,1 miliardi di euro su automobilisti
Oggi su ogni litro di diesel il 56% (0,91 euro) ne va in tasse. Governo intervenga su tassazione applicando accise mobili
Oggi, su ogni litro di gasolio acquistato dagli automobilisti italiani, il 56,1%, pari a 0,91 euro al litro ai prezzi attuali, se ne va in tasse a titolo di Iva e accise. Situazione anche peggiore per la benzina, dove la tassazione pesa per il 59,8%, pari a 1,04 euro per ogni litro di verde. Lo afferma Assoutenti, che boccia l’ipotesi di rialzo delle accise sul gasolio previsto dal Piano strutturale di bilancio allo studio del governo.
“Solo nel 2023 gli italiani hanno pagato un totale di 38 miliardi di euro a causa della tassazione (iva e accise) che grava sui carburanti venduti in Italia – spiega il presidente Gabriele Melluso – Oggi l’accisa sulla benzina è pari a 0,728 euro al litro, quella sul gasolio a 0,617 euro/litro: un eventuale allineamento delle accise sul gasolio al livello di quelle in vigore sulla benzina, farebbe aumentare il prezzo ai distributori ed equivarrebbe ad un maggior esborso pari a 5,5 euro a pieno, determinando una stangata totale sugli automobilisti da 3,1 miliardi di euro all’anno, qualora i consumi di diesel si mantenessero ai livelli del 2023”.
“Ribadiamo ancora una volta come, al netto delle speculazioni sui prezzi ai distributori che si registrano in alcuni periodo dell’anno, il governo debba intervenire sul fronte della tassazione sui carburanti applicando accise mobili in grado di compensare gli aumenti dei prezzi industriali attraverso una proporzionale riduzione del peso fiscale” – conclude il presidente Gabriele Melluso.