Amazon: consumatori dalla parte dei lavoratori dell’azienda

1548
sciopero amazon

Lo sciopero indetto dai dipendenti Amazon, che il 22 marzo hanno incrociato le braccia interrompendo le consegne ai consumatori che avevano fatto acquisti attraverso la nota piattaforma, ha tenuto banco tra le notizie di questi giorni.

Una protesta unica nel suo genere in Italia, e che ha visto coinvolti direttamente gli utenti, cui i lavoratori si sono rivolti con un appello a rimandare gli acquisti durante la giornata di sciopero.

Assoutenti ha raccolto la richiesta di aiuto dei dipendenti Amazon, ritenendo che i diritti dei lavoratori debbano essere tutelati al pari di quelli dei consumatori, e ha deciso di lanciare la campagna #stopamazon per spingere l’azienda ad accogliere le richieste dei propri dipendenti.

Per questo invitiamo tutti i cittadini italiani ad astenersi, a partire da oggi, dall’utilizzo di prodotti a marchio Amazon, e in particolare dall’utilizzo della piattaforma “Prime Video” fino a che l’azienda non avrà attuato le necessarie misure per garantire i diritti dei lavoratori.

I consumatori hanno una formidabile arma a propria disposizione, quella di scegliere come e dove fare gli acquisti, e per questo invitiamo i cittadini italiani ad esercitare il proprio potere di consumo, dando all’azienda un segnale preciso e forte di attenzione alle rivendicazioni dei lavoratori.

Qui di seguito il COMUNICATO STAMPA

comunicato sciopero amazon

Assoutenti: invitiamo italiani a fare sentire il proprio dissenso, intollerabili violazioni dei diritti dei lavoratori

Consumo deve andare di pari passo ad etica e legalità

Dopo lo sciopero dei lavoratori Amazon, anche i consumatori scendono in campo contro il colosso dell’e-commerce, e lanciano in Italia la campagna di pressione sull’azienda.

Invitiamo tutti i cittadini italiani ad astenersi, a partire da oggi, dall’utilizzo di prodotti a marchio Amazon, ed in particolare dall’utilizzo della piattaforma “Prime Video” fino a che l’azienda non avrà attuato le necessarie misure per garantire i diritti dei propri lavoratori – spiega Assoutenti – Non contestiamo il modello dell’e-commerce ma il modo in cui questa logistica così esasperatamente efficiente mette a dura prova il lavoratore con impegni massacranti. I dipendenti della società hanno diritto a contratti equi e a condizioni di lavoro dignitose, e così come l’azienda garantisce i diritti dei consumatori, deve impegnarsi a tutelare i propri lavoratori.

“Siamo sempre stati contrari a scioperi e proteste che danneggiano i cittadini, ma in questo caso consumatori e lavoratori possono operare insieme per migliorare l’intero comparto – spiega il presidente Furio Truzzi – I cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei cittadini, anche a causa della crisi Covid, permettono ai consumatori italiani di dare un contributo concreto alle giuste rivendicazioni dei lavoratori, affinché consumo, etica e legalità vadano di pari passo nel nostro paese”.

“In tal senso gli utenti hanno una formidabile arma a propria disposizione, quella cioè di scegliere come e dove fare i propri acquisti: proprio per questo invitiamo i cittadini italiani ad esercitare il proprio potere di consumo, dando all’azienda un segnale preciso e forte di attenzione alle rivendicazioni dei lavoratori, invitando i consumatori a non utilizzare la piattaforma “Amazon Prime Video”, come segno di protesta per le inaccettabili condizioni cui sono sottoposti migliaia di lavoratori della società” – conclude Truzzi lanciando l’hasthag #stopamazon.