Prodotti per capelli: il caso Sanders

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Il Tar conferma la sanzione decisa dall'Antitrust per contrastare le pratiche scorrette nel settore dei cosmetici

 Il 16 dicembre 2009 l’Antitrust ha sanzionato l’Istituto Helvetico Sanders per pratica commerciale scorretta 1.

La società è stata ritenuta responsabile di aver pubblicizzato in modo ingannevole, per oltre due anni e mezzo, attraverso spot radiofonici, il programma di trattamenti per la cura dei capelli e del cuoio capelluto effettuato da Sanders, incentrati sul messaggio “Metodo più esperienza uguale 24.000 casi risolti”, che non consentono al consumatore di valutare in modo appropriato le caratteristiche ed i limiti del prodotto.
In particolare, l’Agcm ha contestato:
             l’assenza di documentazione sui “24.000 casi risolti”: l’Istituto si è infatti limitato a consegnare le schede di autovalutazione effettuate da alcuni volontari, senza fornire elementi sul campione oggetto dei test e sulla sua composizione;
             l’enfatizzazione sui risultati che si possono ottenere attraverso il trattamento, che riguarderebbe un’ampia gamma di soggetti (nel messaggio il trattamento è diretto ai casi di “calvizie precoce, diradamento, stempiature progressive, colore, stress, disfunzioni ormonali, chemioterapia”): in realtà, sulla base della stessa documentazione fornita dall’Istituto, i trattamenti in questione hanno una funzione cosmetica, che può avere efficacia in via preventiva e può migliorare l’aspetto estetico, ma non può essere risolutiva di qualsiasi forma di alopecia.
La sanzione è stata ridotta da 80.000 euro a 60.000 euro in ragione delle perdite registrate dalla Sanders nell’esercizio finanziario 2008.
 
Il Tar del Lazio ha recentemente respinto il ricorso della Sanders, condannata anche al pagamento delle spese 2. Il giudice ha ribadito il principio in base al quale il messaggio pubblicitario deve contenere tutte le informazioni utili ad indirizzare correttamente le scelte dell’utente. La possibilità di acquisire ulteriori elementi in un momento successivo (ad esempio nel corso della visita gratuita offerta dalla Sanders) non sana l’ingannevolezza del messaggio: proprio attraverso la prenotazione della visita, sollecitata dalla enfatizzazione dei risultati reclamizzati, si realizza l’obiettivo della pubblicità e cioè l’“aggancio” del consumatore.
 
Se venite a conoscenza di pratiche scorrette analoghe nel settore dei cosmetici (vedi scheda Assoutenti ), segnalatele tempestivamente al numero verde istituito dall’Antitrust (800166661) ed a Assoutenti ([email protected]).
 
18 gennaio 2010 (aggiornamento del 22 febbraio 2011)


1 Vedi il procedimento PS182, pubblicato sul Bollettino n. 52 del 2009 dell’Agcm, pubblicato il 18.1.2010.
2 Cfr. la sentenza n. 1586  del 2011.