TRASPORTO PUBBLICO: preoccupazione per le richieste di STOP al risanamento

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COMUNICATO STAMPA

Assoutenti Lazio APS

18 LUGLIO 2023

 

TRASPORTO PUBBLICO: preoccupazione per le richieste di STOP al risanamento.

Assoutenti Lazio dalla parte degli utenti e dei pendolari contro ogni “sindrome Nimby” che tenti di bloccare o rinviare il doveroso risanamento per allarmismi inesistenti.

 

Sono in corso o di prossimo avvio numerosi cantieri per riportare il trasporto pubblico a migliori livelli qualitativi, dopo un ventennio di incuria, abbandono ed omissione della manutenzione anche ordinaria, oltre alla mancata realizzazione di nuove infrastrutture.

Si tratta di interventi essenziali che riguardano tutta la rete: metropolitane, ferrovie, tram, filobus e autobus; con rinnovo dell’armamento, estensione dei binari con nuove tratte e acquisto di nuovo materiale rotabile.

Ma a qualcuno la prospettiva che il trasporto pubblico torni ad essere efficiente non piace, per cui sono partite varie campagne propagandistiche, tutte più o meno uguali, contro diverse singole opere, che hanno pure trovato ampio riscontro sulla stampa.

Ci si aspetterebbe che, per imparzialità, altrettanto spazio sui giornali venisse dato al disagio dei pendolari e degli utenti e soprattutto al beneficio che da tali opere deriverà per la collettività. Ma sorprendentemente non è così, si da spazio e si esaltano solo improbabili “contro” di chiaro stampo Nimby e privi di reale motivazione e consistenza, e si fa finta di non capire i vantaggi per la mobilità nel suo complesso.

Il “fastidio” manifestato da chi non usa né userà mai il trasporto pubblico verso la sua stessa esistenza rischia di danneggiare la necessaria opera di risanamento e potenziamento.

Assoutenti Lazio sta dalla parte dei Pendolari e degli Utenti che non accettano di essere derubati del Ferro, e chiedono che le opere programmate vadano avanti, e, se mai, migliorate e integrate ove necessario.

La posta in gioco è importante, stavolta si è trovato il coraggio di andare all’origine primaria del dissesto del trasporto pubblico, e riparare i danni del recente e del meno recente passato.

Il Tram Termini-Vaticano-Aurelio, che serve il più importante asse trasportistico della città, non si può bloccare per allarmismi indimostrati, anzi inesistenti.

Piuttosto, guardando all’ambiente, vanno subito collocati i fili sull’intera tratta, ove sono sempre stati fino a poco tempo fa, in modo da impiegare tram più leggeri ed evitare le paventate sollecitazioni (comunque nettamente inferiori a quelle dell’intenso transito di autobus) e non avere il problema (finora irrisolto) dello smaltimento delle batterie.

La linea Roma-Giardinetti deve mantenere la propria indipendenza da altri itinerari. Le pressioni per togliere uno o entrambi gli esistenti binari in Via Giolitti vanno ignorate, i quattro binari esistenti servono, altrimenti la capacità di trasporto del sistema si dimezza.

La posizione di Assoutenti Lazio è chiara: Il problema ambientale e quello del traffico caotico della città si risolvono solo con il trasporto pubblico più efficiente e convincente.