COMUNICATO STAMPA
2 maggio 2023
Inflazione, Assoutenti: risalita è segnale preoccupante, serve decreto anti-inflazione
Solo per mangiare nucleo con due figli spende +969 euro all’anno. Si teme effetto speculazioni
L’emergenza prezzi non è ancora superata, e il rialzo dell’inflazione registrato ad aprile è un segnale estremamente preoccupante. Lo afferma Assoutenti, che commentando i dati forniti oggi dall’Istat chiede al Governo il varo di un apposito decreto “anti-inflazione”.
“I numeri Istat dimostrano che in tema di prezzi e inflazione è ancora presto per cantare vittoria – spiega il presidente Furio Truzzi – Le dinamiche dei listini mostrano ancora incrementi pesanti per beni primari come gli alimentari, che ad aprile salgono del +12,6%: tradotto in soldoni, significa che una famiglia con due figli si ritrova a spendere +969 euro annui solo per il cibo. Temiamo che sull’andamento dei listini al dettaglio si stiano registrando speculazioni e anomalie, con alcuni beni che su base annua vedono incrementi a due cifre anche in assenza di rialzi delle materie prime, e senza alcuna ripercussione causata dalla guerra in Ucraina o dall’andamento delle bollette”.
“Per tale motivo chiediamo al Governo di studiare, al pari di quanto fatto in tema di lavoro, un apposito decreto “anti-inflazione”, contenente misure specifiche volte a contrastare il caro-prezzi, dal rafforzamento del Garante dei prezzi e della commissione di allerta rapida sui prezzi all’inasprimento delle sanzioni contro gli speculatori, fino ad arrivare ad un azzeramento dell’Iva sui generi di prima necessità” – conclude Truzzi.