Ryanair: dal 12/11 stop a carta imbarco stampata. Spunta tassa da 55 euro

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Ryanair carta d'imbarco

COMUNICATO STAMPA

24 settembre 2025

 

 

Aerei: dal 12 novembre addio carta d’imbarco per Ryanair. Assoutenti svela: chi non avrà quella digitale dovrà pagare supplemento di 55 euro

 

Tassa arriva a superare il prezzo del biglietto. Danneggiati utenti meno avvezzi a tecnologie

 

 

Tempi duri per i cittadini che viaggiano con Ryanair. Dopo il bonus riconosciuto dalla compagnia ai dipendenti che scovano bagagli fuori misura, arriva ora lo stop alle carte d’imbarco stampate, che dal 12 novembre non potranno più essere utilizzate dai passeggeri. Una misura che – svela Assoutenti – comporterà nuovi costi a carico dei viaggiatori.

Oggi Ryanair informa che “Con il passaggio alle carte di imbarco 100% digitali, a partire dal 12 novembre i passeggeri non potranno più scaricare e stampare una carta d’imbarco cartacea, ma dovranno invece utilizzare quella digitale generata nell’app “myRyanair” durante il check-in per poter salire a bordo del proprio volo Ryanair”. Tuttavia – denuncia Assoutenti – la compagnia irlandese dimentica di specificare quali sono i costi cui vanno incontro i passeggeri che, a partire dal 12 novembre, si presenteranno al gate sprovvisti della carta d’imbarco digitale.

Verificando le informazioni presenti sul sito della società aerea, Ryanair informa che “Se non completi il check-in online almeno 2 ore prima dell’orario di partenza programmato, ti verrà addebitato il supplemento check-in in aeroporto”. Supplemento che, in base al tariffario pubblicato online dalla stessa compagnia, ammonta a 55 euro a viaggiatore a titolo di “tassa check-in” in aeroporto (30 euro per i voli dalla Spagna, 40 euro per i voli dall’Austria), un costo superiore a quello di molti biglietti venduti dall’operatore!

“Siamo favorevoli all’eliminazione dei documenti cartacei per evitare sprechi e danni all’ambiente, ma l’imposizione di Ryanair e l’applicazione di tasse per chi non si adegua rappresentano un danno per i consumatori – spiega il presidente Gabriele Melluso – Pensiamo agli utenti più anziani meno avvezzi alle tecnologie, o a chi si troverà impossibilitato ad utilizzare il proprio smartphone in aeroporto, perché scarico o improvvisamente fuori uso. Imporre loro un balzello che può arrivare a superare anche di molto il costo del biglietto aereo è ingiusto, e la compagnia deve garantire maggiore flessibilità e maggiore equità nelle proprie politiche tariffarie”.

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