Relazione annuale 2011 dell’Autorità garante delle comunicazioni

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Sintesi del documento del 14 giugno 2011

 

  1. Il sistema della comunicazione: quadro generale

Il sistema italiano si caratterizza per la crescita ulteriore del comparto audiovisivo, a scapito di quello dell’editoria. Cresce in misura rilevante internet, anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria, anche se tuttora il canale preferito per chi cerca informazioni è nettamente quello televisivo, seguito da quello dell’editoria; ancora a distanza sono internet e radio. In questo quadro assume rilievo la decisione di prorogare le limitazioni tra imprese televisive ed imprese proprietarie di quotidiani, ai fini di una maggiore tutela del pluralismo televisivo (legge n. 75 del 2011).

Televisioni. Rimane centrale il ruolo della televisione gratuita degli operatori storici (Rai e Mediaset controllano l’87% del mercato; il terzo operatore, Telecom, si attesta al 3%), in quanto ad una flessione delle reti generaliste si contrappone una crescita significativa delle reti tematiche da parte degli stessi gruppi. I ricavi delle tv a pagamento sono inferiori al 40% (e qui la parte del leone è esercitata da Sky, che copre l’80% del mercato, seguita da Mediaset premium). Diversa la ripartizione della “torta pubblicitaria”, con Mediaset che attira il 56% delle risorse pubblicitarie, seguita dalla Rai (24%) e da Sky (5%).

Editoria. Prosegue il declino delle vendite e dei ricavi sia per quanto riguarda i quotidiani che i periodici, solo in minima parte compensata dalla maggiore presenta delle testate giornalistiche su internet: inalterata è invece la raccolta pubblicitaria. Nel complesso la riduzione dei ricavi è del 4,5%.

Internet. Il settore è in crescita, anche se l’utilizzo di internet è ancora molto inferiore a quello di altri Paese europei. L’importanza dell’informazione veicolata tramite internet, anche per lo sviluppo di nuove forme di socializzazione (come Facebook, ad esempio) pone il problema di contemperare il diritto alla libera circolazione delle idee sulla Rete con l’esigenza di salvaguardare il diritto di autore, oggetto di un’apposita delibera da parte dell’Agcom.

Radio. La Rai mantiene una posizione preminente (22% del mercato), ma un peso rilevante hanno diversi operatori commerciali indipendenti (come RTL, Dimensione suono, Radio radio etc). Il settore è caratterizzato da una notevole frammentarietà, anche se si registra una forte tendenza da parte delle maggiori emittenti nazionali ad acquisire nuove frequenze ed impianti delle emittenti locali.

  1. Le telecomunicazioni

I prezzi del settore sono ulteriormente diminuiti del corso dell’ultimo anno. E l’Autorithy prevede una sensibile riduzione delle tariffe sulle reti mobili anche nel prossimo triennio.

Si registra un miglioramento della qualità della rete fissa, cui non corrisponde una crescita significativa degli allacci: la percentuale delle abitazioni connesse alla banda larga è inferiore al 50%. Al contrario, continua la diffusione dei cellulari, utilizzati non solo per le applicazioni voce ma anche per la navigazione in rete (prenotazioni di cinema, trasporti, consultazione orari, news etc). Questo determina secondo l’Agcm l’estrema l’urgenza di nuovi massicci investimenti sulle infrastrutture, ed in particolare sulla rete mobile, ormai vicina al collasso. Dall’adeguamento delle reti possono derivare benefici per l’intero sistema economico grazie allo sviluppo di nuovi applicazioni nel campo del telelavoro, mobile payement, e-learning etc.

L’operatore dominante è tuttora Telecom , anche se la il peso della società è per la prima vota sceso al di sotto del 50%, seguita da Vodafone (23%) e Wind (13,6%).

  1. Gli interventi regolatori dell’Agcom

Come è noto, la legge attribuisce all’Autorità importanti poteri di disciplina dei diversi settori (servizi su rete fissa, mobile e a banca larga, i servizi audiovisivi etc).  L’opera svolta in quest’anno è stata molto intensa. Ci limitiamo qui a segnalare alcuni regolamenti di notevole rilievo sia per i diritti dei consumatori che per la trasparenza del sistema informativo:

        nuovi indennizzi in caso di controversie tra operatori ed utenti (leggi)

        diffusione dei sondaggi da parte dei mezzi di comunicazione di massa (leggi)

        trasmissione di brevi estratti di cronaca di eventi di grande interesse pubblico: (leggi) 

        Trasparenza ed efficacia del servizio di televoto (leggi)

  1. La tutela dei consumatori

Per quanto riguarda specificatamente l’attività rivolta a salvaguardare i consumatori merita una segnalazione la nuova Guida  che consente agli utenti di conoscere i propri diritti.

Per controllare la rispondenza tra prestazioni pubblicizzate e servizi effettivi, l’Agcm ha realizzato il progetto Misura Internet che consente di verificare la velocità di connessione ad internet da postazione fissa. Da citare anche la delibera volta ad evitare il fenomeno delle bollette “stratosferiche” per chi utilizza le internet key.

 

Molto rilevante infine è l’attività di conciliazione delle controversie, svolta in prima battuta dai Comitati regionali di controllo: quasi 50.000 istanze di conciliazione nel 2010, riguardanti in particolare la scarsa trasparenza delle tariffe, le modifiche unilaterali del contratto, l’attivazione di servizi non richiesti, con una media nazionale di risoluzione delle controversie pari a circa il 70%.

Altrettanto importante l’attività sanzionatoria nei confronti degli operatori scorretti: citiamo a titolo di esempio le delibere sulle vendita a distanza senza il consenso dell’utente da parte di Telecom e Fastweb (click per leggerle) e quelle sulle schede prepagate della Lycatel, confermate dal Consiglio di Stato (leggi qui).

Si segnala che il testo integrale della relazione  è disponibile sul sito dell’AGCOM.