Rc auto: vivo dissenso per le proposte di Ivass

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proposte ivass

ASSICURAZIONI: IRRICEVIBILI LE PROPOSTE IVASS GIA’ BOCCIATE DAL CNCU NEL 2021

ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI

SI A UNA RIFORMA RADICALE DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA DELLE ASSICURAZIONI (IVASS)

 CON I CONSUMATORI NELLA GOVERNANCE DELL’ISTITUTO

Assoutenti, manifesta un vivo dissenso per le proposte dell’IVASS in materia di RC auto che sono state illustrate durante l’incontro con le associazioni dei consumatori tenutosi il 27 novembre .

mentre il mercato assicurativo ogni giorno consolida sempre di più un assetto non concorrenziale e oligopolistico maturando, nel solo settore RC auto, un record mondiale di utili, oltre 13 miliardi di euro negli ultimi 10 anni  IVASS si dimostra sorda a qualsiasi sollecitazione, proposta e azione utile a tutelare gli interessi dei consumatori, degli assicurati e dei danneggiati” ha dichiarato Furio Truzzi, presidente nazionale di Assoutenti.

Si arriva al paradosso – aggiunge Truzzi – che proprio l’organismo nato a tutela del mercato e dei consumatori nel settore assicurativo consente  l’intollerabile proliferazione di clausole vessatorie nelle polizze RC Auto che non garantiscono il diritto al  risarcimento integrale in aperta violazione della legge sulla concorrenza

Irricevibile – sostiene Truzzi – la proposta dell’IVASS sulla definizione di nuovi criteri risarcitori per le vittime della strada che hanno subito danni gravi e gravissimi, già respinta nel 2021 dal CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti – organo consultivo del governo), riproporla per dare un minor risarcimento all’80% di chi a subito lesioni non gravi per dare di più al 20% che ha subito lesioni gravi oltre a voler praticare la “solidarietà tra poveri” lasciando indenni le compagnie di assicurazione, si rivela un vero e proprio “furto” legalizzato  ai danneggiati e in un regalo a banche e assicurazioni  che vedranno aumentre i loro utili. tale manovra infatti produrrà come effetto matematicamente certo la riduzione dei risarcimenti complessivi di un 10/15% circa generando un extraprofitto per mancati ristori di una cifra vicina al miliardo di euro  con una ulterire conseguente esplosione esponenziale degli utili RC Auto tra i più alti del mondo”.

Ora come non mai urge una riforma dell’IVASS – prosegue Truzzi – perché non è più tollerabile che un organismo che vigila un mercato di oltre 130 miliardi di fatturato sia governato da Banca d’Italia che rappresenta gli azionisti delle assicurazioni e delle banche in un intreccio nel quale le une partecipano al capitale azionario delle altre in un palese conflitto di interessi che non ha eguale negli altri settori economici.”

E’ ora che la politica, i partiti, il governo, il parlamento – sostiene Truzzi – assumano  la consapevolezza che va effettivamente garantita la terzietà di questo organo di vigilanza e che il mondo consumeristico si candida con forza a entrare nel bureau dellIstituto. Non è più tollerabile che l’IVASS sia attualmente composto, come è sempre stato, solo da membri che direttamente o indirettamente provengono dal mondo assicurativo”.

I consumatori inoltre promuoveranno un esposto alla Corte dei Conti – prosegue Truzzi – perché di 1,7 milioni di EURO di sanzioni derivanti dalla gestione di decine di migliaia di reclami nel settore RC auto a fronte di 11 miliardi di raccolta premi non mitigano certo i comportamenti scorretti delle compagnie, né forniscono un adeguato contributo a finanziare l’attività dell’Istituto. La perplessità aumenta se confrontiamo tale blando ammontare con i 10 milioni di EURO che l’antitrust ha comminato per due casi relativi ai comportamenti di due grandi compagnie dove IVASS non era stata particolarmente efficace nella sua azione sanzionatoria .”

Contestualmente all’abolizione delle clausole vessatorie e una riforma del risarcimento diretto” – sostiene Truzzi – “vanno subito completate le linee guida sulla riparazione a regola d’arte per garantire, tracciare e rendere trasparenti le riparazioni delle auto incidentate .

MERCATO ASSICURATIVO: LE PROPOSTE DI ASSOUTENTI

  1. Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
  2. Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
  3. Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
  4. Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
  5. Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing.
  6. Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.
  7. Inasprimento delle sanzioni, fino alla revoca dell’autorizzazione, all’attività assicurativa alle assicurazioni che non si sono ancora adeguate a fornire chiare informative pre-contrattuali. È noto che molte compagnie ancor oggi non hanno semplificato i contratti, le informative, lasciando ancora gli assicurati in una giungla di clausole difficilmente comprensibili e spesso vessatorie.
  8. Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.

 

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