COMUNICATO STAMPA
2 ottobre 2025
Rc auto: Assoutenti contesta le nuove misure in Ddl Concorrenza. E’ immenso regalo a compagnie di assicurazioni
Si ledono i diritti dei danneggiati. Meglio abolire il risarcimento diretto
Assoutenti esprime forte contrarietà alle nuove misure in materia di risarcimento danni da incidenti stradali previste da alcuni emendamenti al Ddl Concorrenza, provvedimenti che rischiano di ridurre in modo significativo i diritti dei cittadini danneggiati.
La riduzione dei termini di prescrizione per i danni materiali da 2 anni a 90 giorni rappresenta un colpo durissimo per gli automobilisti – spiega Assoutenti – Limitare i tempi significa rendere più difficile far valere i propri diritti e spostare ulteriormente l’ago della bilancia a favore delle compagnie assicurative. Folle poi il disposto che obbligherebbe i danneggiati a utilizzare come foro di competenza solo il luogo dove è avvenuto il sinistro, una incredibile modifica al Codice di procedura civile e una gravissima lesione al diritto degli assicurati a utilizzare quale foro anche la sede legale dell’assicurazione. Altrettanto vergognosa la proposta secondo la quale la compagnia potrebbe offrire ai danneggiati che hanno subito lesioni gravi o gravissime, al posto di un risarcimento integrale, prodotti finanziari o una rendita vitalizia che sostanzialmente si trasforma in una macabra scommessa sulla morte del danneggiato.
Anche sul fronte delle prove testimoniali, Assoutenti ricorda che il legislatore è già intervenuto con norme restrittive. “Ulteriori strette sugli strumenti di accertamento dei danni non migliorerebbero il sistema, ma rischiano di invalidare i diritti degli assicurati e di creare un quadro squilibrato a vantaggio esclusivo delle compagnie” – afferma il presidente Gabriele Melluso.
Assoutenti sottolinea inoltre come le assicurazioni dispongano già oggi di strumenti efficaci per contrastare le frodi. “Se davvero si vuole rendere il sistema più equo ed efficiente la vera riforma necessaria è l’abolizione del risarcimento diretto. Questo meccanismo ha introdotto distorsioni gravi: la duplicazione virtuale dei sinistri, difficoltà raddoppiate negli accertamenti sui veicoli responsabili e un aumento dei contenziosi. Chiediamo al legislatore di mettere al centro della riforma i diritti dei danneggiati e non gli interessi economici delle assicurazioni, già oggi ampiamente tutelati dalla normativa vigente, e auspichiamo che in sede di esame tali emendamenti frutto dei desideri delle compagnie siano immediatamente bocciati, anche perché non inerenti alla natura stessa della legge” – conclude Stefano Mannacio, membro nominato dal Cncu nel Comitato Card sulle procedure del risarcimento diretto.
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