Prodotti alimentari: un caso di pubblicità ingannevole

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L'Antitrust e il Tar del lazio giudicano scorretta la pubblicità di alcuni yogourt della Milkon Alto Adige

 

 La normativa italiana e comunitaria sull’etichettatura e la pubblicità dei prodotti destinati al consumo alimentare è molto rigorosa ed è volta ad evitare l’utilizzo di affermazioni che possano indurre il cittadino ad acquistare prodotti alimentari, nella convinzione di trarre benefici per l’organismo, non supportati da rigorosi studi scientifici.

Ciononostante, sono molti i casi di aziende che, per aumentare le vendite, tendono a creare aspettative non giustificate nei cittadini, facendo credere che il consumo di determinati prodotti consenta di per sé il raggiungimento di obiettivi di riduzione di peso o di “ringiovanimento”, in assenza di stili di vita sani o di un’adeguata attività sportiva.

 L’Antitrust ha sempre posto particolare attenzione nella verifica dei messaggi pubblicitari dei prodotti alimentari.

Ad esempio, nel 2008, l’Agcm ha punito con 100.000 euro di multa la società Milkon Alto adige per la campagna pubblicitaria (effettuata attraverso internet, riviste, programmi televisivi nazionali) riguardante alcuni yogurt della linea “Mila – benessere attivo”, in cui ricorrono di volta in volta espressioni come “brucia grassi”, “assorbimento di zuccheri e grassi”, azione di “controllo del peso”, “risveglio/regolazione del metabolismo”, “rallentamento dei processi di invecchiamento cellulare” etc. Secondo l’Agcm, i messaggi pubblicitari tendono nel complesso ad enfatizzare gli effetti positivi per la salute, pur in assenza di comprovati studi scientifici che dimostrino l’efficacia del prodotto 1.

 Il Tar del Lazio, con una recentissima sentenza 2, ha respinto il ricorso della Milkon, confermando così il giudizio espresso dall’Antitrust e le sanzioni da essa disposte (ivi incluse l’interruzione della campagna pubblicitaria e la modifica delle confezioni dei prodotti).

 Nel caso in questione, il procedimento ha tratto origine da una segnalazione del Servizio annonario del Comune di Roma all’Antitrust. Risulta comunque essenziale, anche nel comparto delle pubblicità dei prodotti alimentari, la vigilanza da parte di tutti i consumatori.

 Se i messaggi pubblicitari promettono risultati non veritieri, fai subito una segnalazione al numero verde istituito dall’Antitrust (800166661) ed a Assoutenti ([email protected]).

 

4 gennaio 2010

 


1 Procedimento PS917 del 21.8.2008

2 Sentenza n. 13779 del 4/11/09, depositata il 29/12/09