L’Autorità dei trasporti …in sonno

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 Tutto rinviato alla prossima legislatura: ed i problemi del settore crescono

 Un anno fa veniva istituita, all’interno del c.d. Salva Italia , la nuova Autorità di regolazione dei trasporti: la legge indicava il termine del 31 maggio 2012 per reperire il personale, le risorse finanziarie e la sede. A questi adempimenti è mancato l’ultimo anello, quello decisivo: i vertici dell’Istituto. Il Governo Monti è apparso impotente di fronte ai veti incrociati dei partiti e non è stato in grado di  indicare e far approvare la nomina di tecnici di provata capacità e indipendenza in grado di affrontare i tanti problemi che affliggono questo delicatissimo settore. Le ragioni alla base dell’istituzione dell’Autorità sono tuttora valide: ora si dovrà attendere l’esito delle elezioni e la formazione del nuovo Governo per poter finalmente vedere all’opera il nuovo organismo. Si è perso tempo prezioso, finendo con avvantaggiare coloro che traggono benefici dai ritardi nei processi di liberalizzazione. Mentre i problemi (come ad esempio la crisi Alitalia o quella del trasporto pubblico locale) si incancreniscono ed in campagna elettorale circolano soluzioni fantasiose. Anche di questo ritardo imperdonabile i partiti dovrebbero rendere conto agli utenti dei servizi di trasporto.