Energia: utenti vulnerabili che vivono in condominio saranno discriminati

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COMUNICATO STAMPA

22 dicembre 2023

 

Energia, Assoutenti: pasticcio all’italiana, da gennaio utenti vulnerabili che vivono in condominio saranno discriminati

 

Falla nella norma: passeranno a mercato libero del gas pur avendo i requisiti per rimanere in quello tutelato. Governo e Arera si attivino per correggere errore

 

 

A causa di una falla nella normativa che disciplina la fine del mercato tutelato, a partire dal prossimo 10 gennaio gli utenti vulnerabili del gas che risiedono in condomini con impianti di riscaldamento centralizzati dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero, pur avendo i requisiti previsti dalla legge per rimanere nel regime a maggior tutela. La denuncia arriva da Assoutenti che ieri, in audizione alla Commissione attività produttive della Camera, ha sollevato la questione.

“Come noto il Governo ha previsto che agli utenti vulnerabili sia garantito il mantenimento di prezzi calmierati anche dopo la definitiva cessazione del regime del mercato tutelato – spiega il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi – Per il gas si tratta di clienti con età superiore ai 75 anni, disabili, soggetti in condizioni economiche disagiate o che vivono in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi. Se però tali utenti risiedono all’interno di un condominio dotato di impianto centralizzato di riscaldamento, non potranno godere dei benefici previsti dalla normativa vigente, e dal 10 gennaio dovranno passare al mercato libero”.

“Una discriminazione grave rispetto a chi vive in case indipendenti o immobili unifamiliari che non solo danneggia i soggetti deboli, ma crea una enorme confusione: ad esempio per cucinare gli utenti vulnerabili che vivono in condominio potranno approfittare delle tariffe del mercato tutelato, con le condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità, mentre per riscaldare casa dovranno sottostare a quelle del mercato libero in base al contratto sottoscritto dal condominio in cui risiedono. Un pasticcio all’italiana sul quale ora Governo e Arera dovranno correre ai ripari” – conclude Truzzi.

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