Criticità su PagoPa: Antitrust accoglie richieste di Assoutenti

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PagoPa

L’Antitrust accoglie le richieste di Assoutenti riguardo alle criticità su PagoPa e la partecipazione di Poste Italiane. Assoutenti ha sollevato preoccupazioni per il possibile impatto negativo sull’equilibrio della concorrenza e sui costi per i cittadini.

Secondo Assoutenti, l’inserimento di Poste Italiane in PagoPa, come previsto dal recente DL PNRR, potrebbe generare distorsioni di mercato e aumenti dei costi dei servizi. Poiché Poste Italiane sarebbe non solo un partecipante alla piattaforma, ma anche il suo proprietario, vi è il rischio che la sua posizione dominante porti a vantaggi ingiusti.

Assoutenti sottolinea che Poste Italiane già offre una vasta gamma di servizi al di fuori del servizio universale di corrispondenza, e l’ingresso in PagoPa potrebbe garantire ulteriori vantaggi a un’azienda che beneficia di significativi sostegni statali.

L’accoglimento delle richieste da parte dell’Antitrust rappresenta un passo avanti nella tutela della concorrenza e dei diritti dei consumatori. Resta da vedere quali misure saranno adottate per garantire un mercato equo e trasparente per tutti gli attori coinvolti.

COMUNICATO STAMPA

19 marzo 2024

Antitrust, criticità su PagoPa, la cessione avvenga con gara. Assoutenti: Autorità accoglie nostre richieste

Segnalati rischi sul fronte della concorrenza e possibili rincari dei costi a danno dei cittadini 

L’Antitrust ha accolto le nostre richieste sottolineando le criticità dell’ingresso di Poste Italiane in PagoPa. Lo afferma Assoutenti, associazione che nei giorni scorsi aveva espresso forti preoccupazioni per le norme inserite nel recente DL PNRR che consentivano appunto l’ingresso di Poste Italiane in PagoPa Spa.
Una situazione che – segnalava Assoutenti – si presta ad effetti distorsivi del mercato e a portare a conseguenze negative sul fronte della concorrenza, con possibili ricadute per cittadini e imprese in termini di aumento dei costi dei servizi PagoPa. Infatti Poste oltre a partecipare alla piattaforma al pari di altri prestatori ne sarebbe anche proprietaria.
Inoltre, Poste Italiane già attualmente utilizza la sua presenza sul territorio per offrire al pubblico servizi che in alcuni casi non hanno corrispondenza con il servizio universale di corrispondenza, ad esempio servizi telefonici, polizze assicurative e forniture energetiche – spiega ancora Assoutenti – quindi, un eventuale ingresso anche in PagoPa determinerebbe nuovi indubbi ed enormi vantaggi ad una società che gode già di immensi sostegni economici da parte dello Stato e opera come impresa privata in molteplici ambiti.