COMUNICATO STAMPA
3 dicembre 2025
Autostrade, Assoutenti: bene i nuovi rimborsi ART. Ora dare dignità agli indennizzi e aprire un tavolo nazionale con Aiscat per monitorare l’intero sistema
Assoutenti accoglie con favore la delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) che introduce, a partire dal 2026, un sistema strutturato di rimborsi del pedaggio in caso di disagi dovuti a cantieri, rallentamenti prolungati o blocchi del traffico. Una misura attesa da anni e che finalmente riconosce il diritto dei cittadini a ricevere un indennizzo quando l’infrastruttura autostradale non garantisce un servizio adeguato.
“Esprimiamo un giudizio positivo sulla delibera Art perché introduce finalmente un quadro regolatorio moderno che riconosce un diritto sacrosanto dei consumatori. Tuttavia, affinché questo passo avanti non resti sulla carta, gli indennizzi devono essere proporzionati al disagio effettivamente subito dall’utente – spiega il presidente Gabriele Melluso – Le situazioni non sono omogenee: un rallentamento di 20 minuti può avere pesi diversi a seconda dell’ora, del giorno e delle finalità del viaggio. La misurazione dei tempi effettivi e degli scostamenti deve essere inoltre ineccepibile, verificabile e uniforme, soprattutto laddove più concessionari gestiscono tratti contigui, e occorre vigilare affinché la soglia minima dei rimborsi, i sistemi informatici e le tempistiche non rendano il diritto difficilmente esercitabile”.
Per questo Assoutenti chiede l’istituzione di un Tavolo nazionale di coordinamento con Aiscat, Art e Mit volto a monitorare l’attuazione pratica delle nuove misure, il corretto funzionamento dei sistemi digitali di rimborso (compresa l’App Unica), le dinamiche dell’intero sistema concessorio, incluse le zone più critiche e i tratti con maggiore densità di cantieri, l’effettività degli indennizzi e la loro adeguatezza nel ristoro del disagio subito.
“Solo un monitoraggio costante e partecipato potrà garantire che il nuovo sistema non diventi un mero adempimento formale ma un vero strumento di tutela dei cittadini” – conclude Melluso.
