Assoutenti contro i “caschi taroccati”

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Assoutenti contro i “caschi taroccati” presenta denuncia all’Antitrust

e  diffonde Vademecum per i motociclisti: SE CASCO MI ROMPO!

Assoutenti sostiene l’iniziativa ‘Non ci casco’ della Guardia di Finanza a tutela dei cittadini utenti e ha promosso  un’azione inibitoria per pubblicità ingannevole e concorrenza sleale presentando un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le false omologazioni dei caschi protettivi per i motociclisti.

 
Il fenomeno riguarda in particolare le regioni Liguria, Campania, Lazio, Toscana e Sicilia, ma l’Assoutenti ritiene importante mettere in allarme in tutta Italia i motociclisti e le loro Associazioni.
 
Tra i mesi di marzo e maggio del corrente anno la compagnia di Genova della Guardia di Finanza ha scoperto che 25 omologazioni (pubblicate qui sotto e anche sul sito dell’Assoutenti) di caschi di varie marche sono irregolari. I caschi portanti tali omologhe sono pericolosi in quanto non garantiscono gli standard di sicurezza previsti dalle norme con rischio elevato per chi lo usa.
Oltre ai danni per la sicurezza c’è anche un danno economico in quanto l’omologazione non verrà riconosciuta in caso di incidente provocando un possibile contenzioso con le compagnie di assicurazione.
 
Purtroppo il fenomeno è molto esteso e si stima che siano decine di migliaia i motociclisti coinvolti.
 
“Assoutenti, ha già provveduto a denunciare all’Autorità garante la pratica commerciale scorretta – dice Furio Truzzi Vice Presidente Assoutenti – e valuterà la possibilità di promuovere una azione collettiva per ottenere la sostituzione e un indennizzo per i danni materiali e morali subiti.”
 
“Abbiamo redatto una Guida per i motociclisti – dice Furio Truzzi Vice Presidente Assoutenti – con consigli utili su come verificare la corretta omologazione del casco in proprio possesso, su come richiedere il rimborso e la sostituzione nel caso in cui il casco sia irregolare”
 
Vademecum:
Cosa fare?
 
  • Va subito consegnato il casco pericoloso ai corpi di polizia (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale) o all’Assoutenti che provvederà, su delega dell’interessato, alla consegna alle autorità preposte.
  • Chi circola con un casco non omologato, oltre ad andare incontro al sequestro, se fermato dagli organi di polizia, potrebbe essere sanzionato con conseguente “fermo” del veicolo e interruzione del viaggio per fornirsi di un altro casco.
  • Il rimborso e la sostituzione del casco vanno richiesti al rivenditore che lo ha venduto (in quanto responsabile in solido ai sensi del codice del consumo), il quale potrà rivalersi sulla ditta produttrice che lo ha immesso sul mercato.
  • Partecipare all’azione collettiva che Assoutenti intende promuovere. Tale azione è innanzitutto rivolta nei confronti delle case produttrici e ad essa si possono anche associare quei rivenditori che si ritengono vittime inconsapevoli dell’azione criminosa perpetrata ai danni di ignari cittadini consumatori e utenti.
 
 
L’Assoutenti è un’associazione di utenti e consumatori fondata nel 1982, membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti, ed è riconosciuta rappresentativa a livello nazionale ai sensi del Codice del Consumo.
Scopo dell’Associazione è il riconoscimento dei diritti fondamentali dei consumatori e, in particolare, la tutela degli utenti dei servizi pubblici nonché favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte delle amministrazioni pubbliche e delle aziende di servizi.
 
 
Questo l’elenco dei codici di omologazione a rischio: -E3052075/P,  E3052078/J, E3052171/J, E3052187/P, E3059114/P, E3059177/J; -E24050004/J, E24050005/J, E24050006/J, E24050007/J, E240500010/J, E24050106/J; -E13050094/J, E13050098/J, E13050103/J, E13050120/J, E13050133/J, E13050134/J, E13050144/J, -E13050164/J, E13050192/J, E13050193/J.
 
 
Genova, 3 giugno 2009
 
Maria Alliney
Ufficio stampa Assoutenti
06-6833617