COMUNICATO STAMPA
4 dicembre 2025
Rc Auto: i rappresentanti nominati dal CNCU non firmano i nuovi forfait sul risarcimento diretto
Nella riunione odierna i rappresentanti nominati dal Cncu, Sonia Monteleone per Movimento Consumatori e Stefano Mannacio per Assoutenti, hanno deciso di non firmare la relazione sui nuovi forfait destinati a regolare il risarcimento diretto nei sinistri stradali.
La scelta nasce da una valutazione approfondita. L’attuale sistema dei forfait, pur concepito per rendere più semplice la gestione dei sinistri, nel tempo ha prodotto effetti contrari alle attese: valori economici lontani dai costi reali, minore trasparenza nei rapporti tra compagnie, difficoltà nei controlli e procedure sempre più pesanti per gli utenti.
Anche Ivass – nelle sedi istituzionali e durante le recenti riunioni con Mister Prezzi – ha sottolineato come il modello attuale sia soggetto a distorsioni e necessiti di una revisione profonda, in particolare per quanto riguarda il sistema Card, che regola le compensazioni fra imprese nel risarcimento diretto.
Le criticità sono evidenti: cresce il rischio di comportamenti opportunistici; diventa più difficile contrastare le frodi; le procedure burocratiche prevalgono sulla qualità della gestione del sinistro; i contratti assicurativi risultano spesso complessi e poco chiari per gli utenti; si registrano pressioni sulle modalità di riparazione, non sempre rispettose della regola d’arte; aumentano le difficoltà nella gestione dei casi “borderline”, vicini ai limiti di applicabilità del risarcimento diretto.
A ciò si aggiunge un altro problema: il sistema del risarcimento diretto genera costi amministrativi maggiori rispetto alla procedura tradizionale, senza offrire vantaggi reali al cittadino. Per questi motivi, Assoutenti ritiene indispensabile avviare una riforma complessiva. Le strade possibili sono due: tornare a un modello basato sulla responsabilità civile pura oppure confermare la facoltatività del risarcimento diretto anche nella fase stragiudiziale, come già riconosciuto dalla Corte Costituzionale. È il momento di costruire un sistema più equilibrato, trasparente e realmente orientato alla tutela degli automobilisti.




