Prevenzione senologica: perché è fondamentale e perché bisogna parlarne senza tabù
Cosa si intende per prevenzione
Con il termine prevenzione si indica un insieme di azioni, attività e interventi che hanno l’obiettivo di proteggere e promuovere la salute delle persone, riducendo i rischi e intercettando eventuali criticità prima che diventino gravi.
Cos’è la prevenzione senologica e perché è importante
La prevenzione senologica comprende tutte le pratiche, i controlli e gli esami utili a monitorare lo stato di salute del seno e a individuare tempestivamente eventuali anomalie. È un pilastro fondamentale nella tutela della salute delle donne e permette di aumentare significativamente le possibilità di cura e sopravvivenza.
Poiché i fattori di rischio cambiano con l’età, è importante seguire un percorso di prevenzione regolare e personalizzato.
Secondo i dati più recenti, in Italia si registrano circa 53.065 nuovi casi di tumore al seno ogni anno, pari al 30,3% di tutte le diagnosi oncologiche femminili. L’aumento riguarda diverse fasce d’età: under 50 (+1,6%), 50-69 (+0,7%) e over 70 (+2%).
Nonostante l’incidenza cresca, la mortalità si è ridotta del 16,2% tra il 2006 e il 2021, grazie a diagnosi precoce e trattamenti più efficaci.
Però, questi progressi possono continuare solo se la prevenzione diventa una pratica normale e condivisa. E proprio qui entra in gioco un tema complesso: i tabù che ancora impediscono a molte donne di prendersi cura della salute del proprio seno.
I principali tabù che ostacolano la prevenzione senologica
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Il corpo femminile vissuto come tabù
Il seno, spesso caricato di significati simbolici o sessualizzato dai media, può generare imbarazzo nel parlarne o nel sottoporsi a controlli clinici, soprattutto con medici uomini. -
La paura della malattia e delle trasformazioni fisiche
Il timore di una diagnosi o della mastectomia blocca molte donne, che evitano controlli per paura di perdere la propria femminilità. -
Il falso mito dell’immunità in giovane età
L’idea che il tumore al seno riguardi solo donne sopra i 50 anni è pericolosa: negli ultimi 30 anni i casi sotto i 40 anni sono quasi raddoppiati e oggi il 20% delle diagnosi interessa donne giovani (oltre 11.140 nuove pazienti l’anno). -
La cultura del silenzio in famiglia e nella società
Vergogna, superstizioni e mancanza di dialogo generano disinformazione, ritardi diagnostici e scarsa consapevolezza. -
Barriere economiche, culturali e sociali
La prevenzione è percepita da alcune persone come un privilegio o un problema distante, soprattutto senza campagne informative inclusive.
Le conseguenze dei tabù sulla salute pubblica
La mancanza di informazione e di dialogo ha impatti seri:
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Diagnosi tardive, con malattia più difficile da trattare
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Maggiore sofferenza umana e costi clinici più elevati
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Disuguaglianze sanitarie a danno delle fasce più fragili
Superare i tabù significa quindi salvare vite e migliorare la qualità della vita.
Buone pratiche per rompere i tabù e normalizzare la prevenzione
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Educazione precoce: introdurre il tema nelle scuole, insegnando conoscenza del corpo e auto-ascolto
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Dialogo nelle famiglie: normalizzare parole come seno, visita, prevenzione
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Ambienti di lavoro attivi: aziende che organizzano incontri informativi e screening
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Ruolo di media e associazioni: comunicazione responsabile, storie reali, linguaggio inclusivo
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Iniziative e campagne sul territorio: come Race for the Cure, #PronteAPrevenire, visite gratuite e incontri aperti
La prevenzione senologica non è un argomento privato o scomodo, ma una responsabilità collettiva.
Parlarne senza vergogna, ascoltare il proprio corpo e fare controlli regolari non è un atto di paura, ma un gesto di amore verso la propria vita. Riguarda anche me? SI!!!!
Perché parlare salva. Il silenzio no.
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