Cultura è scegliere, ascoltare, condividere

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La cultura che ci unisce: quando la musica diventa consumo consapevole

 

La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.Platone

C’è una verità semplice e bellissima in queste parole: la cultura cresce solo se condivisa. Non si esaurisce, non si consuma, ma si moltiplica. Ed è proprio questo il punto da cui vogliamo partire come Assoutenti: la cultura non deve essere un lusso per pochi, ma un diritto per tutti.

Scegliere la musica, l’arte, la letteratura o il teatro significa scegliere di vivere in modo più consapevole. È una forma di consumo diversa, una che non lascia scarti, ma semina emozioni, conoscenza e libertà.

E in un tempo in cui tutto corre veloce, la cultura ci insegna la lentezza: quella dell’ascolto, della riflessione, del tempo dedicato a qualcosa che nutre l’anima.

Un esempio arriva dal 16 novembre 2025, quando Sandro Russo, pianista originario della provincia di Agrigento e da anni residente a New York. Riconosciuto dal “The New York Times” come il migliore interprete di Listz del XXI secolo, porterà sul palco un programma che dialoga con i grandi maestri del Romanticismo, da Bach a Schumann, da Chopin a Liszt. Un concerto che non è solo musica, ma un viaggio nella memoria, nel sentimento e nella ricerca di armonia.

E non è un caso che tutto questo accada nell’anno in cui Agrigento è Capitale Italiana della Cultura 2025. Agrigento si può vantare di aver avuto, nel passato, personaggi illustri, quali Empedocle, Pirandello, Camilleri. Oggi può contare su altrettanti nomi illustri tra i quali Simeone Tartaglione, che vive a Washington, direttore d’orchestra, e Alessandra Cuffaro, anche lei a Washington, violinista, l’unica, in Italia, ad eseguire i 24 capricci di Paganini in un unico concerto.

La città dei templi e della luce mediterranea diventa il simbolo perfetto di una rinascita culturale che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. Da lì nasce l’idea che la cultura non sia solo patrimonio, ma partecipazione: un modo per sentirsi parte di una comunità viva, capace di condividere valori e bellezza.

La cultura è un motore di libertà e coesione sociale — spiega Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti —. È la forma più alta di consumo consapevole, perché ci insegna a riconoscere il valore, a scegliere con coscienza e a condividere ciò che arricchisce tutti. In un mondo frammentato, la cultura resta il linguaggio più universale che abbiamo.” Ecco allora che parlare di cultura, per Assoutenti, non significa solo sostenere l’arte, ma ricordare ai cittadini che ogni scelta culturale è anche una scelta civile.

Perché quando la cultura circola, non arricchisce solo chi la crea o la racconta, ma arricchisce tutti noi.

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