Cosa è la prevenzione?
Con il termine “prevenzione” si intende un ampio gruppo di attività, interventi e azioni che hanno come fine ultimo quello di promuovere la salute del singolo e della collettività.
Cosa si intende per “prevenzione primaria”?
Oltre ad essere la forma principale di prevenzione, accoglie tutta una serie comportamenti in grado di evitare o diminuire l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia riducendo i fattori di rischio. In tal senso, diminuendo i fattori di rischio, da cui potrebbe derivare un aumento dell’incidenza di quella patologia, si previene la sua comparsa ed è rivolta ad ogni individuo, senza distinzione di genere ed età anagrafica.
Adottare comportamenti preventivi significa investire nel proprio futuro, migliorando la qualità della vita e riducendo la probabilità di sviluppare malattie croniche come diabete, ipertensione, tumori e patologie cardiovascolari. La prevenzione primaria, quindi, non è solo un dovere verso sé stessi, ma anche un atto di responsabilità verso la collettività, perché riduce i costi sanitari e promuove una società più sana e consapevole.
Come si può fare prevenzione primaria?
Adottando uno stile di vita sano, che comprenda:
- un’ alimentazione corretta
- la pratica regolare di attività fisica
Una corretta alimentazione e l’attività fisica regolare rafforzano il sistema immunitario, riducono i fattori di rischio e aiutano a mantenere il corpo in salute, prevenendo l’insorgenza di molte malattie.
Ma non basta: anche dormire tra le 8 e le 10 ore a notte (soprattutto durante l’adolescenza), evitare il fumo e l’alcol, gestire ansia e stress (magari con hobby, sport o musica) e fare controlli regolari sono scelte intelligenti per stare bene oggi e domani. La prevenzione è volersi bene, ogni giorno.
Quando e come fare prevenzione
Da quanto emerso, si può affermare che la prevenzione riguarda ogni persona senza distinzione di genere o di età, ed è particolarmente importante per chi tende a sottovalutarla.
Tra questi, spesso ci sono i più giovani, che per mancanza di informazioni o per disinteresse considerano la prevenzione un tema lontano dalla loro quotidianità.
Prevenzione senologica: rompiamo i tabù
Parlare di prevenzione del tumore al seno fin da giovani è fondamentale. Secondo i dati più recenti risultano circa 53.065 nuovi casi di tumore al seno, rappresentando il 30,3% circa di tutti i casi di tumore nelle donne. L’aumento dei casi è stato riscontrato soprattutto in tre fasce d’età ben distinte: under 50, 50-69 e over 70 con un aumento dell’incidenza, rispettivamente, dell’1,6%, dello 0,7% e del 2%. Bisogna, però, evidenziare come pur aumentando i casi, la mortalità è diminuita. Infatti, tra il 2006 e il 2021 il tasso di decessi per questo tipo di tumore si è ridotto di circa il 16,2% per le giovani adulte, grazie anche ai progressi nei metodi di prevenzione primaria, alla diagnosi precoce e nel miglioramento delle cure.
La prevenzione senologica ha inizio con alcune abitudini da applicare nel quotidiano:
- cura della salute: cioè avere una sana alimentazione ed impegnarsi nel fare un’ attività motoria due/tre volte alla settimana (nei giovani per almeno 60 minuti, mentre per le persone adulte risultano sufficienti 30-40 minuti);
- autopalpazione: imparare, con l’aiuto di uno specialista, la tecnica dell’autopalpazione, poiché permette di conoscere le caratteristiche del proprio seno e a riscontrare eventuali alterazioni o noduli. Conoscere il proprio corpo è il primo passo per notare eventuali cambiamenti. Prenotare una visita senologica, anche solo per un primo confronto, è una scelta di consapevolezza.
- Screening periodici: con l’avanzare dell’età, si aggiungono strumenti fondamentali come l’ecografia mammaria e, per le donne adulte, la mammografia. Ogni fase della vita ha il suo modo di prevenire.
E’ importante sapere che tempi e modalità degli screening variano in base all’età, al quadro ormonale (come il ciclo mestruale), alla presenza di familiarità o predisposizione genetica.
Per chi è in buona salute e non ha fattori di rischio particolari, è consigliato sottoporsi almeno una volta l’anno a un controllo senologico completo, ma in molti casi, soprattutto in presenza di fattori di rischio, è preferibile fare un controllo ogni sei mesi.
Molti specialisti ricordano che una diagnosi tempestiva, anche anticipata di pochi mesi, può davvero essere importante. Ecco perché iniziare presto, e farlo con regolarità, è il vero atto di prevenzione.
L’impegno di Assoutenti, nel parlare di prevenzione, nasce dalla consapevolezza che i giovani si trovano in una fase delicata della vita, in cui si consolidano abitudini che spesso si mantengono anche in età adulta. Proprio per questo, molti tendono a trascurare controlli regolari e comportamenti salutari. Diventa quindi essenziale diffondere informazioni chiare e accessibili, perché prevenire è meglio che curare.
La prevenzione quindi non è qualcosa che riguarda solo gli adulti o chi è già malato: è uno strumento di libertà. Prendersi cura di sé oggi, significa avere più possibilità, più forza e più consapevolezza domani.
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