Esplode in Italia il caro-caffè: la mappa ufficiale dei prezzi

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caro caffè
Tazzina al bar raggiunge 1,25 euro, prezzi in aumento fino al +16% rispetto al 202

COMUNICATO STAMPA

Economia

28 maggio 2022

 

 

Prezzi, Assoutenti: esplode in Italia il caro-caffè. Tazzina al bar raggiunge 1,25 euro, prezzi in aumento fino al +16% rispetto al 2021

 

Ecco la mappa ufficiale dei prezzi dell’espresso nelle province italiane. Da una città all’altra il caffè può costare anche il 40% in più

 

A Trento, Bolzano e Cuneo l’espresso più “salato”. A Messina e Napoli quello meno caro. Prezzo medio in Italia passa da 1,03 euro del 2021 a 1,10 euro del 2022

Esplode in Italia il fenomeno del “caro-caffè”, con la classica tazzina di espresso che raggiunge nei bar prezzi sempre più alti e rincari in alcuni casi a due cifre rispetto al 2021. Lo denuncia oggi Assoutenti, che ha stilato la mappa ufficiale dei prezzi dell’espresso nelle principali province italiane.

Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021 – afferma Assoutenti.

La palma del caro-caffè spetta al Trentino Alto Adige, con i bar di Trento che vendono l’espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano. Anche a Cuneo il caffè costa 1,24 euro.

In ben 3 province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso abbatte la soglia psicologica di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia), mentre a Padova e Vicenza il prezzo medio è di 1,19 euro.

Il caffè più economico d’Italia – avverte Assoutenti – è quello servito dai bar di Messina (0,89 euro), seguita da Napoli, città dove l’espresso è una tradizione storica (0,90 euro) e da due province calabresi (Reggio Calabria e Catanzaro, 0,92 euro).

La mappatura del caffè realizzata da Assoutenti registra così differenze abnormi dei listini tra nord e sud Italia: il caffè costa a Trento addirittura il 40,5% in più di Messina, pur essendo il medesimo prodotto e realizzato allo stesso modo!

L’associazione dei consumatori ha poi messo a confronto i listini attuali con quelli in vigore lo scorso anno: si scopre che per il caffè al bar i rincari dei prezzi sono generalizzati e raggiungono quota +16% a Pescara, +15% a Catanzaro, +13,6% a Cosenza, +13,5% ad Alessandria, +12,8% a Bari, +12,7% a Cuneo.

Solo 5 province, Napoli, Biella, Lucca, Novara e Macerata, hanno mantenuto stabile il prezzo medio del caffè, mentre in tutte le altre città italiane si registrano aumenti anche pesanti.

“Nei mesi scorsi avevamo denunciato i primi ritocchi dei listini del caffè nei bar italiani: i numeri ufficiali confermano oggi il nostro allarme, e il trend al rialzo, che oggi sfiora una media annua del +6%, è destinato a proseguire nei prossimi mesi – afferma il presidente Furio Truzzi – A generare i rincari da un lato il caro-bollette, che impone maggiori costi energetici agli esercenti poi scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio, dall’altro le tensioni nelle quotazioni delle materie prime, che hanno portato a rincari per beni come caffè e zucchero. A fare le spese di tale situazione sono i consumatori, considerato che in Italia si consumano ogni giorno 9,3 milioni di tazzine di espresso al bar” – conclude Truzzi.

 

 

CARO-CAFFE’: CLASSIFICA DELLE CITTA’ ITALIANE

 

Prezzo 2021    Prezzo 2022           Variaz.%

Trento 1,13 1,25 10,6%
Bolzano 1,18 1,24 5,1%
Cuneo 1,10 1,24 12,7%
Ferrara 1,11 1,20 8,1%
Ravenna 1,10 1,20 9,1%
Reggio Emilia 1,10 1,20 9,1%
Rovigo 1,12 1,20 7,1%
Venezia 1,08 1,20 11,1%
Padova 1,13 1,19 5,3%
Vicenza 1,12 1,19 6,2%
Alessandria 1,04 1,18 13,5%
Belluno   n.d. 1,18                 n.d.
Gorizia 1,10 1,17 6,4%
Pordenone 1,12 1,17 4,5%
Torino 1,07 1,17 9,3%
Udine 1,11 1,17 5,4%
Bologna 1,13 1,16 2,7%
Forlì 1,04 1,16 11,5%
Pescara 1,00 1,16 16,0%
Rimini 1,00 1,16 5,5%
Sassari 1,06 1,16 9,4%
Trieste 1,14 1,16 1,8%
Modena 1,11 1,15 3,6%
Brescia 1,12 1,14 1,8%
Lecco 1,06 1,13 6,6%
Mantova 1,07 1,13 5,6%
Treviso 1,08 1,13 4,6%
Firenze 1,09 1,12 2,8%
Piacenza 1,08 1,11 2,8%
Lucca 1,10 1,10 0,0%
Verona 1,07 1,10 2,8%
Ascoli piceno 1,00 1,09 9,0%
Lodi 1,03 1,09 5,8%
Milano 1,03 1,09 5,8%
Arezzo 1,06 1,08 1,9%
Cremona   n.d. 1,08                n.d
Perugia 1,02 1,08 5,9%
Aosta 1,05 1,07 1,9%
Cagliari 1,06 1,07 0,9%
Genova 1,02 1,07 4,9%
Pistoia 1,02 1,07 4,9%
Vercelli 1,03 1,07 3,9%
Livorno 1,00 1,06 6,0%
Novara 1,06 1,06 0,0%
Parma 1,00 1,06 6,0%
Siena 1,04 1,06 1,9%
Varese 1,00 1,06 6,0%
Bergamo 0,98 1,04 6,1%
Biella 1,04 1,04 0,0%
Macerata 1,04 1,04 0,0%
Palermo 0,98 1,03 5,1%
Grosseto 0,99 1,02 3,0%
Terni 1,00 1,02 2,0%
Avellino 0,98 1,00 2,0%
Cosenza 0,88 1,00 13,6%
Roma 0,93 0,99 6,5%
Siracusa 0,88 0,98 11,4%
Bari 0,86 0,97 12,8%
Catanzaro 0,80 0,92 15,0%
Reggio Calabria 0,88 0,92 4,5%
Napoli 0,90 0,90 0,0%
Messina 0,83 0,89 7,2%
MEDIA 1,038 1,10 5,92%

 

Fonte: elaborazioni Assoutenti su dati Mise