Tariffe di noleggio auto poco trasparenti: il caso Wi Rent

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Il Tar conferma sanzione per pratica scorretta  

 

Nel 2009 l’Autorità garante della concorrenza, in seguito alle segnalazioni pervenute da alcuni cittadini, esamina i messaggi pubblicati su internet con i quali la società Wi Rent promuove la propria attività di noleggio di autoveicoli.
L’Antitrust verifica che le tariffe indicate per un servizio low cost “Sixti” sono in realtà riferite ad un numero molto ridotto di autovetture, disponibili per periodi limitati, mentre la maggior parte del parco auto ha prezzi giornalieri maggiori. Inoltre non è data adeguata evidenza al costo aggiuntivo per il lavaggio della macchina, che viene addebitato alla riconsegna della autovettura.
In conclusione, l’Agcm delibera una sanzione di 150.000 euro, ridotta a 120.000 per le perdite di bilancio accertate 1.
Nel giugno del 2012 il Tar del Lazio respinge il ricorso della società, confermando il giudizio dell’Autorità sulla scarsa chiarezza della pubblicità e delle condizioni contrattuali. Nell’occasione, il Tar respinge anche la richiesta della società di sottoporre alla Corte di giustizia europea le disposizioni del codice del consumo che attribuiscono all’Antitrust il potere di deliberare sanzioni pecuniarie per le pratiche commerciali scorrette; a tale proposito il giudice amministrativo sottolinea che la normativa comunitaria espressamente prevede la possibilità per i singoli Stati di stabilire sanzioni tali da “essere effettive, proporzionate e dissuasive2.
 
Per casi analoghi leggi le schede riguardanti Europcar e Maggiore ; per un’analisi delle pratiche scorrette più ricorrenti a danno degli automobilisti clicca qui .
 
7 giugno 2012


1 Vedi il procedimento PI1018, provvedimento 20124 del 2009.
2 Sentenza n. 5101 del 2012.