Pendolari avviano class action contro le Ferrovie

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FERROVIE: L’A.D. MORETTI FA IL ROBIN HOOD AL CONTRARIO, SERVIZI SCADENTI E TAGLI DEI TRENI PER I PENDOLARI E NUOVE E LUSSUOSE CARROZZE  PER MANAGER  PROFESSIONISTI E POLITICI. MA I CITTADINI DICONO BASTA E IN PUGLIA CON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI AVVIANO UNA  CLASS ACTION.

Il nuovo anno ha riservato brutte sorprese per tutti passeggeri diretti in partenza dal Sud. Trenitalia, infatti, ha pensato bene di eliminare ben 32 treni a lunga percorrenza sui 144 esistenti (il 22%), e di ridurre i km coperti quotidianamente dai treni da 43.443 a 23.131.

Tutto questo, ovviamente, a fronte di aumenti sul prezzo dei biglietti, anche per l’introduzione di quattro livelli di servizio, vale a dire quattro classi.
 
Di queste, solo il livello “executive” ha costi inferiori alla vecchia seconda classe, i posti relativi a questo livello, però, sono pochissimi. Perciò, grazie alle nuove tariffe, il 90% dei posti paga una tariffa decisamente superiore a quella precedente.
Chi vuole viaggiare su tali tratti a prezzi accessibili si affida così alle offerte che campeggiano accattivanti sul sito di Trenitalia. Ma, anche in questo caso, l’inganno è dietro l’angolo. L’ “Offerta notte AV”, infatti, manca di chiarezza e della necessaria trasparenza, in particolare relativamente al numero dei posti che possono usufruire della promozione. Non è specificato, infatti, che la promozione è a “numero chiuso”, vale a dire solo i primi che prenotano riescono ad usufruire dei prezzi vantaggiosi, gli altri pagheranno a prezzo pieno.
I disagi non finiscono qui. Infatti, i vagoni destinati al trasporto passeggeri sono spesso inadeguati, sporchi, con posti a sedere insufficienti e con servizi impraticabili o fuori servizio.
Particolarmente danneggiata da queste modifiche al servizio è la Puglia.
Per questo in Puglia le Associazioni dei consumatori (Federconsumatori, Confconsumatori, Codacons, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori, Casa del Consumatore, Adiconsum, Adusbef, Adoc, Acu, Codici, Lega Consumatori, Movimento Difesa Cittadino, Cittadinanzattiva, Assoutenti Puglia) hanno notificato un formale atto di diffida a Trenitalia a ripristinare il corretto svolgimento della funzione di concessionaria del servizio pubblico, vale a dire garantire i collegamenti giornalieri di media e lunga percorrenza su tutto il territorio nazionale, assicurando standard elevati di qualità ed efficienza ed adottando politiche di prezzi tali da rendere accessibile il servizio.
 
Tutti presupposti che, con le nuove modifiche, sono venute meno, dando luogo ad una grave violazione del contratto di servizio pubblico e ad una intollerabile discriminazione che danneggia gli interessi e le esigenze dei cittadini che usufruiscono del servizio.
Se, a seguito della diffida, Trenitalia non darà ai cittadini risposte soddisfacenti le Associazioni firmatarie sono pronte ad avviare una class action per riaffermare i diritti dei cittadini danneggiati dalle politiche dell’azienda, sempre più interessata a promuovere servizi di lusso a passeggeri facoltosi piuttosto che a garantire la mobilità di tutti i cittadini.
 
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