La pubblicità ingannevole sui presunti effettivi positivi per la salute derivanti dal consumo di alcuni prodotti alimentari: il caso della Pasta Colavita

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L’Antitrust sanziona l’Industria alimentare Colavita – IND.AL.CO

 

Nel 2010 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva sanzionato la società Riso Scotti per la pubblicità dei prodotti “PastaRiso Scotti Attiva” e gallette di riso “Risette attive” che enfatizzava impropriamente l’efficacia dei betaglucani (cioè fibre di cereali solubili presenti, tra l’altro, nell’orzo e nella crusca d’orzo) per la riduzione del colesterolo (vedi la scheda Assoutenti ).

Il 28 settembre 2011 l’Antitrust ha esaminato la pubblicità della Pasta Colavita ai betaglucani (appartenente alla linea denominata “Su Colavita”) che mette in risalto – sulla base di “studi derivanti dalla ricerca scientifica italiana ed internazionale”  – l’azione benefica del prodotto con riguardo alla “riduzione del colesterolo”, al “controllo dei picchi di glicemia”, alla “regolarizzazione dell’attività intestinale” e al “raggiungimento del senso di sazietà (ai fini del) controllo del peso corporeo” grazie proprio allo specifico contenuto di betaglucani.

L’Antitrust contesta la validità scientifica di tali affermazioni; a tal fine ricorda che la procedura per la validazione delle indicazioni nutrizionali riportate nelle confezioni dei prodotti alimentari si concluderà presumibilmente entro la fine del 2011, ma che l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha già espresso il proprio articolato parere, che deve essere assunto come parametro di riferimento dagli operatori del settore al fine di fornire informazioni corrette ai consumatori sulle qualità dei prodotti alimentari.

Con riguardo ala riduzione del colesterolo, l’EFSA sostiene che l’alimento reclamizzato dovrebbe apportare almeno 3 grammi giornalieri di betaglucani. Al contrario, nota l’Agcm, una normale porzione del prodotto contiene un quantitativo di betaglucani (pari a 1,8 g) molto inferiore a quello necessario per assicurare l’effetto salutistico. L’Antitrust giudica inadeguata anche la precisazione contenuta nelle confezioni, in base alla quale una razione (80 g) di Su Colavita fornirebbe “all'organismo più della metà della razione giornaliera utile… a contenere il colesterolo” anche perché a tale affermazione è dato un risalto decisamente minore a quello del claim principale.

Per quanto concerne i risultati di contenimento della glicemia l’EFSA sottolinea la necessità di una presenza di 4 g. di betaglucani per ogni 30 g. di carboidrati (pane/pasta) disponibili, molto superiore a quella esistente nella pasta Colavita.

Con riferimento, infine, agli altri effetti pubblicizzati (regolazione del funzionamento intestinale e controllo del peso), l’EFSA ha espresso parere contrario all’utilizzo di tali affermazioni a proposito dei betaglucani.

In conclusione, l’Agcm ha ritenuto che i messaggi pubblicitari sono idonei a “fuorviare i consumatori da scelte commerciali consapevoli e nutrizionalmente fondate”; conseguentemente ha applicato una sanzione di 40.000 euro per la IND.AL.CO, che dovrà provvedere anche all’adeguamento delle confezioni e del sito internet 1.

18 ottobre 2011



1 Vedi il procedimento PS6892, provvedimento n. 22834, pubblicato sul Bollettino dell’Agcm n. 39/2011.