Carte SIM e chiavi USB: il caso H3G

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Di nuovo gli operatori telefonici sotto il mirino dell'Antitrust

 

      Il 22 dicembre 2009 l’Antitrust ha punito con una sanzione di 80.000 euro la H3G per pratica commerciale scorretta, dopo che alcuni clienti della H3g hanno contestato il fatto che la società avesse loro addebitato importi molto rilevanti per l’utilizzo di chiavi e schede anche dopo l’esaurimento del credito prepagato 1.

 L’Antitrust sottolinea che la logica di questi prodotti prepagati è quella di assicurare il servizio solo fino all’esaurimento del credito; gli utenti hanno così la “garanzia” di non poter mai “sfondare” il tetto di spesa prefissato.
Pertanto risulta scorretta la carenza di adeguati avvisi ed informazioni, sia al momento dell’acquisto sia al momento dell’esaurimento del credito, in merito alla concreta possibilità che vengano addebitate somme ulteriori in particolari circostanze (ad es. quando il superamento del tetto di spesa avviene nel corso di una telefonata o di una interconnessione).
E l’Agcm non ritiene valide le giustificazioni di natura tecnica addotte dalla H3g, anche in relazione alla soluzione di tale problema che la società avrebbe individuato dopo l’apertura del procedimento di fronte all’Antitrust.
 
In conclusione, la pratica messa in atto dalla società H3g non consente al consumatore di effettuare una scelta consapevole sui criteri di utilizzo di questi prodotti e sulle cautele da adottare per evitare spese non previste e non preventivabili.
 
Se venite a conoscenza di pratiche scorrette analoghe a quella sopra descritta, segnalatele tempestivamente al numero verde istituito dall’Antitrust (800166661) ed a Assoutenti ([email protected]).
 
 
26 gennaio 2010




1 Vedi il procedimento PS3615 del 22 dicembre 2009, pubblicato sul Bollettino n. 1 del 25.1.2010 dell’Agcm.