Treni covid-free, Assoutenti: prima i treni pendolari

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Ferrovie dello Stato Italiane ha annunciato l’arrivo di un treno Covid-free che, a partire dal prossimo aprile, sarà sperimentato dapprima sulla tratta Roma-Milano per poi essere esteso in vista dell’estate ai collegamenti per le principali destinazioni turistiche. Un treno a prova di Covid dove passeggeri e personale saranno sottoposti prima della partenza a un test rapido per accertare eventuali casi di coronavirus, impedendo così l’accesso ai soggetti che risulteranno positivi ai test.

Coronavirus sui treni: soluzioni per contenere il contagio

Si tratta di una importante novità che potrebbe favorire gli spostamenti in totale sicurezza e garantire la salute dei viaggiatori a bordo dei treni.

Proprio per questo crediamo che non sia giusto limitare i treni Covid-free unicamente all’alta velocità. I controlli anti coronavirus sui treni dovrebbero essere estesi a tutti i treni in circolazione in Italia. In particolare i controlli anti Covid dovrebbero essere attuati sui treni utilizzati ogni giorno da migliaia di pendolari che non sono certo viaggiatori di serie B e sono esposti come gli altri, se non in misura maggiore, al rischio di contagio.

📢La richiesta di Assoutenti per estendere le misure anti coronavirus sui treni

In tal senso Assoutenti ha deciso di scrivere all’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Gianfranco Battisti, chiedendo un incontro teso ad affrontare le richieste in tema di sicurezza anti covid avanzate dai pendolari italiani. In particolare le richieste, finalizzate a limitare il rischio Covid sui treni sono di aumentare la vigilanza in tutte le stazioni ferroviarie, attraverso un incremento di personale. Questa soluzione, oltre ad avere effetti positivi sulla salute pubblica garantirebbe benefici sul fronte occupazionale, riducendo il rischio di esposizione al Covid delle migliaia di persone che ogni giorno devono, per motivi di lavoro, studio o necessità, utilizzare il trasporto pubblico e utilizzare le stazioni ferroviarie.

👉Di seguito il comunicato stampa con cui Assoutenti lancia questa iniziativa

COMUNICATO STAMPA

Economia

9 marzo 2021

Treni covid-free, Assoutenti: estenderli anche a treni pendolari

 Associazione scrive all’AD Battisti: non esistono differenze tra passeggeri la sicurezza va garantita a tutti. Incrementare controlli in tutte le stazioni

 Bene i nuovi treni “Covid-free” annunciati ieri da Ferrovie, ma il servizio deve essere esteso a tutti i viaggiatori e anche ai pendolari, in modo da garantire la sicurezza a tutti gli utenti.

Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti che, in vista dell’arrivo a partire dal prossimo aprile di treni “Covid-free”, scrive all’Ad di Ferrovie, Gianfranco Battisti.

“Qualsiasi novità che vada in favore della salute e della sicurezza dei passeggeri è positiva, ma attenzione: non esistono passeggeri di serie B, e quello che viene garantito a chi viaggia sull’alta velocità deve essere assicurato anche agli altri viaggiatori – afferma il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Riteniamo che anche i treni quotidianamente utilizzati dai pendolari debbano diventare “Covid-free”, attraverso controlli e test su passeggeri e personale, e che per tutelare la salute degli utenti del servizio ferroviario sia indispensabile rafforzare misure di sicurezza e controlli anche nelle piccole stazioni, vigilando su assembramenti, uso delle mascherine e rispetto delle distanze tra viaggiatori”.

“In tal senso Assoutenti rivolge un appello all’Ad di Ferrovie Battisti, chiedendo un incontro teso ad affrontare le richieste in tema di sicurezza avanzate dai pendolari italiani, e aumentare la vigilanza in tutte le stazioni ferroviarie, attraverso un incremento di personale che oltre ad avere effetti positivi sulla salute pubblica garantirebbe benefici sul fronte occupazionale – aggiunge Truzzi – Chiediamo inoltre un confronto sulla scelta di Ferrovie di ricorrere ai tamponi antigenici rapidi per i viaggiatori, in considerazione dei dubbi sollevati dalla comunità scientifica circa le garanzie offerte da tali test”.