Concluso il procedimento senza sanzioni
Nel marzo del 2012, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un’istruttoria, volta a verificare l’esistenza di un abuso di posizione dominante, ex art. 102 del Trattato europeo, da parte di Eni. Tale procedimento trae origine da una segnalazione della Gas Intensive Società Consortile, rappresentante di oltre 300 imprese italiane grandi consumatrici di gas naturale, che cerca di ottenere per le aziende aderenti condizioni più vantaggiose nell’acquisto di gas: l’interruzione da parte di Eni, tra il 2011 ed il 2012, delle aste di capacità di trasporto su alcuni gasdotti che collegano la rete di Snam Rete Gas ai mercati europei 1, aveva di fatto impedito a numerose aziende di approvvigionarsi del gas ai prezzi più convenienti praticati in Paesi come Olanda, Belgio e Austria. Ciò in contrasto con la normativa europea ed italiana, finalizzata a garantire a tutti gli operatori una pluralità di offerta, con prezzi e qualità adeguati alle loro esigenze.
Il 6 settembre 2012, l’Antitrust – sentito anche il parere dell’AEEG – ha accettato gli impegni assunti da Eni, giudicandoli idonei a superare gli ostacoli alla sviluppo di una libera concorrenza nel mercato dell’approvvigionamento del gas. L’Eni si impegna infatti a metter all’asta, fino al 2017, all’asta capacità di trasporto relativa a 4 miliardi di mc/anno, a cui si aggiunge un servizio di trasporto virtuale per un ulteriore miliardo di mc/anno. In tal modo potranno essere ridotti i costi di approvvigionamento del gas 2.