Rc Auto: riduzione tariffe ridicola

1233

 

L’Ivass riduce al -6,1% nel IV trimestre su base annua. 

Assoutenti: “La riduzione è ridicola, con la diminuzione degli incidenti e i  limiti agli spostamenti le tariffe sarebbero dovute crollare!”

L’Ivass ha diffuso i dati relativi all’andamento dell’Rc auto nel quarto trimestre del 2020, numeri che registrano il prezzo medio effettivo della garanzia r.c. auto sceso a 379 euro, in riduzione del 6,1 per cento su base annua (circa 25 euro). Il numero di contratti stipulati è cresciuto del 3,2% rispetto al 2019 mentre i “nuovi rischi”, intesi come nuovi veicoli e/o nuovi assicurati, sono diminuiti nello stesso periodo del 4,2%. E’ sceso ancora il differenziale di premio tra Napoli e Aosta, che si attesta a 212 euro. La riduzione del prezzo medio è più accentuata nel Centro-Sud (Crotone -9,2%, Catanzaro -8,4%; Latina -8,1%) e in alcune provincie del Nord (Bologna -7,3%, Milano -7,1%). Il 23,1% dei contratti stipulati nel quarto trimestre prevede una riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera.

Una riduzione delle tariffe che tuttavia risulta ridicola e che rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani. Mentre infatti in Italia il numero di incidenti è crollato del -35% tra marzo e novembre, e del -40% nel periodo gennaio-giugno 2020, e nonostante le auto rimangano sempre più ferme nei garage a causa di zone rosse e limiti agli spostamenti, i prezzi dell’Rc auto subiscono riduzioni minime, a tutto danno dei consumatori. Il divario tra nord e sud continua ad essere elevato ed ingiustificato, considerata la penetrazione della scatola nera e la diminuzione di truffe, morti e feriti sulle strade del nostro paese, e i neopatentati subiscono ancora oggi tariffe proibitive che raggiungono 1.037 euro a Massa Carrara e 1.011 euro a Napoli, a dimostrazione che il calo delle tariffe non vale per tutti gli assicurati.

Leggi il nostro comunicato stampa 👇

COMUNICATO STAMPA

Economia

25 marzo 2021

Rc Auto: Ivass, -6,1% in IV trimestre su anno. Assoutenti: riduzione ridicola, con diminuzione incidenti e limiti a spostamenti tariffe sarebbero dovute crollare

Divario nord-sud ancora enorme, e neopatentati continuano ad essere pesantemente penalizzati. Pagano fino a 1.037 euro una polizza

Una riduzione delle tariffe ridicola che rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani. Lo afferma Assoutenti – associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti – commentando i dati sull’andamento dell’Rc auto nel IV trimestre del 2020.

“Mentre in Italia il numero di incidenti è crollato del -35% tra marzo e novembre, e del -40% nel periodo gennaio-giugno 2020, e nonostante le auto rimangano sempre più ferme nei garage a causa di zone rosse e limiti agli spostamenti, i prezzi dell’Rc auto subiscono riduzioni minime, a tutto danno dei consumatori – spiega il presidente Furio Truzzi – Il divario tra nord e sud continua ad essere elevato ed ingiustificato, considerata la penetrazione della scatola nera e la diminuzione di truffe, morti e feriti sulle strade del nostro paese”.

I neopatentati subiscono ancora oggi tariffe proibitive che raggiungono 1.037 euro a Massa Carrara e 1.011 euro a Napoli, a dimostrazione che il calo delle tariffe non vale per tutti gli assicurati.

“Per riportare equilibrio nel settore dell’Rc auto urgono misure come la portabilità del certificato assicurativo esattamente come è successo nella telefonia e come è stato normato in Francia con ottimi risultati. Bisogna inoltre a disboscare i contratti assicurativi da clausole vessatorie che limitano i diritti dei danneggiati in cambio di pochi euro di sconto – prosegue Truzzi – ed è inoltre urgente ed improcrastinabile la riforma radicale della Governance dell’Organismo di Vigilanza che non ha mai dimostrato la necessaria indipendenza dal vigilato. Le recenti bozze, infatti, emanate dall’Ivass che ridurrebbero anche i diritti dei danneggiati che hanno subito lesioni gravi e gravissime, con apparente violazione della delega legislativa, suscitano scandalo e preoccupazione – conclude il presidente di Assoutenti.