La pubblicità ingannevole degli integratori alimentari “anti-invecchiamento”: il caso NatygenDna

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 L’Antitrust delibera una sanzione di 144.000 euro a Medestea Biotech

 Il 20 marzo 2013 l’Antitrust ha esaminato l’ampia campagna promozionale (a mezzo stampa, spotTV, sito internet www.natygenDna.it , opuscoli pubblicitari distribuiti presso farmacie e parafarmacie) del prodotto NatygenDna dell’azienda Medestea Biotech, attiva, tra l’altro, nella produzione e commercializzazione di integratori alimentari 1.

Tutti i messaggi pubblicitari evidenziavano alcune proprietà salutistiche del prodotto, come prevenire l’invecchiamento cellulare, migliorare l’apparato cardiovascolare, le difese immunitarie, lo stato della pelle o delle articolazioni 2. In sostanza, NatygenDna – la cui composizione ricomprende una miscela di principi nutrizionali e di ingredienti botanici, tutti appartenenti alla categoria degli integratori alimentari -è stato proposto ai consumatori come un valido rimedio contro alcune degenerazioni dell’organismo tipiche del processo di invecchiamento, in grado di determinareun effetto complessivo antiage, proteggendo dall’invecchiamento precoce cervello, pelle, cuore 3. Al prodotto sono state attribuite altrettante specifiche proprietà salutistiche quali: i) contrastare l’invecchiamento cerebrale (Curcumina); ii) proteggere e favorire la funzionalitàcardiovascolare (Resveratrolo); iii) favorire le naturali difese dell’organismo (Nucleotidi); iv) proteggere la pelle mediante la sua azione antiossidante (Astaxantina e Licopene); v) proteggerela funzionalità articolare (Curcumina).

L’Antitrust ha ravvisato diversi profili di ingannevolezza nelle comunicazioni pubblicitarie sopra descritte 4.

In primo luogo, alcune affermazioni, nel disegnare un quadro allarmistico circa le possibili disfunzioni e/o alterazioni alle quali il nostro organismo è soggetto a causa del naturale decorso del tempo, paventerebbero l’insorgenza di tutta una serie di condizioni patologiche dell’organismo dipendenti, ma non solo, dal semplice decorso del tempo, e pertanto susciterebbero inutilmente nei consumatori la percezione di una situazione di allarme e pericolo. Si pensi che il target cui è destinato il prodotto è principalmente costituito proprio da persone in età matura, molto sensibili all’argomento 5.

La pratica risulta scorretta anche considerando che in tutta la comunicazione pubblicitaria analizzata nel suo complesso, i vanti di efficacia terapeutica attribuiti al prodotto NatygenDna sembrerebbero presentare quest’ultimo più come un farmaco anziché un integratore alimentare 6. Inoltre, gli specifici claim utilizzati da Medestea, intesi a far discendere dall’assunzione dell’integratore effetti di “contrasto all’invecchiamento cellulare” non sono ad oggi suffragati da alcuna specifica autorizzazione sul prodotto o sul suo principio attivo 7, né in via generale erano proposti nell’elenco provvisorio con riferimento agli ingredienti che lo compongono 8.

In realtà, secondo l’Antitrust, siamo in presenza di un integratore alimentare antiossidante (come indicato in confezione) rispetto al quale non risultano confermate le proprietà salutistiche vantate dal professionista nella comunicazione commerciale, per cui i messaggi in questione risultano suscettibili di indurre in errore i consumatori. Pertanto, al prodotto non può essere ascritta, in relazione alla sua efficacia antiossidante, alcuna funzione di rallentamento del generale processo di invecchiamento né preventiva o di miglioramento in relazione ai diversi e benefici effetti fisiologici vantati.

L’Antitrust, inoltre, ha contestato anche avuto l’uso (più circoscritto) dei claim, proposti per la maggior parte degli ingredienti che compongono il prodotto, quali “favorire le naturali difese dell’organismo (Nucleotidi)”; “proteggere e favorire la funzionalità cardiovascolare (Resveratrolo)”; “proteggere la pelle mediante la sua azione antiossidante (Astaxantina e Licopene)”, ecc.., riferiti alle specifiche azioni di efficacia fisiologica attribuite al Resveratrolo, al Licopene, all’Astaxantina e ai Nucleotidi, dal momento che l’EFSA si è espressa escludendo la spendibilità di siffatti claim in assenza di alcun fondamento scientifico su una positiva relazione di causa-effetto fra l’assunzione di tali sostanze e gli indicati effetti sull’uomo 9.

Infine, l’Antitrust ha ravvisato scorrettezza professionale nella presentazione del prodotto, in taluna pubblicità stampa, i cui messaggi smentirebbero l’importanza di una dieta equilibrata e variata e rispetto all’assunzione di un mero integratore alimentare, proposto come soluzione (ingannevole) del problema dell’invecchiamento cellulare.

Tenendo conto dell’utilizzo di claim salutistici in tutti i messaggi osservati che integrano una pluralità di profili di scorrettezza, dell’ampio target di consumatori, della massiccia campagna promozionale, del significativo numero di confezioni vendute a partire dal lancio del prodotto nell’ottobre 2011 fino ad agosto 2012, nonché di una precedente violazione del codice del consumo da parte della stessa società l’Antitrust ha ritenuto opportuno sanzionare Medestea con una multa di 144.000 euro 10.



1 Nel periodo ottobre 2011 – inizio diffusione opuscoli pubblicitari presso farmacie e parafarmacie) e fino all’agosto/settembre del 2012 (stampa/TV/internet).

2 Il riferimento è, in particolare – a titolo esemplificativo e non esaustivo – agli spot TV – ad es. la pubblicità cd. istituzionale il cui claim è “Contrasta l’invecchiamento da radicali liberi in 5 passi con NatygenDna, l’antiossidante che protegge anche cervello, pelle, cuore, difese naturali earticolazioni. (..)” – ed a taluna pubblicità stampa (istituzionale, pubbliredazionale, ecc.), riferibile all’azione di efficacia sia nel suo complesso che rispetto a singole parti dell’organismo umano, in cui campeggiano claim quali: “NatygenDna – 5 fattori di longevità cellulare per 5 azioni anti

invecchiamento”; “Combatti l’invecchiamento in profondità. A partire dalle cellule”; “Aiuta il tuo corpo a combattere l’invecchiamento”; “L’Antiage che sognavi”; “Una nuova arma naturale contro invecchiamento e radicali liberi”, ecc.

3 A titolo puramente esemplificativo, si consideri la comunicazione stampa in cui, sostanzialmente, si veicola il messaggio che il prodotto abbia la capacità di difendere l’organismo dall’attacco di virus e batteri (Con l’età l’organismo è più esposto all’attacco di virus e batteri e bisogna attivare i meccanismi di difesa per aiutarlo a proteggersi), assimilando i suoi effetti a quelli normalmente attribuibili alle funzioni proprie di un farmaco e non ad un mero integratore alimentare. Si considerino, inoltre, le numerose affermazioni di analogo tenore riscontrate nel sito internet dedicato al prodotto www.natygendna.it, tutte incentrate sulla descrizione di possibili stati patologici associati al processo di invecchiamento e al conseguente effetto benefico derivante dall’assunzione di NatygenDna.

4 ai sensi degli articoli 20, comma 2, 21, comma 1, lettera b), 22 e 23, lettera s), del Codice del Consumo.

5 Particolarmente scorretto è apparso, secondo l’Autorità, quanto rappresentato negli opuscoli pubblicitari laddove affermazioni quali “Le ultime scoperte scientifiche Medestea per prolungare la vita fino al 170% – (…) è stata scoperta una nuova molecola “da utilizzare nei farmaci del futuro” (…), la più potente formulazione antietà mai presentata in un integratore a livello mondiale; (…); si rallenta così il precoce invecchiamento di tutto l’organismo”, sono supportate da immagini esemplificative che mettono in risalto il confronto tra morte cellulare senza NatygenDna e cellula vitale con NatygenDna.

6 In passato l’Antitrust ha concluso procedimenti nei confronti di aziende produttrici di integratori alimentari per motivi analoghi (leggi questa scheda ).

7 ex articolo 14 del Regolamento (CE) n. 1924/2006.

8 ex articolo 13.1 del Regolamento (CE) n. 1924/2006.

9 È infatti, al parere scientifico dell’EFSA – ove esistente, come nel caso di specie in relazione alla maggior parte delle sostante componenti il prodotto in esame – che occorre fare riferimento al fine di verificare la spendibilità di un’indicazione salutistica; laddove, invece, tale parere scientifico non sia ancora stato espresso (come nel caso dei claim c.d. pending, tra i quali ne risultano alcuni relativi a diversi ed ulteriori componenti il prodotto NatygenDna69), il professionista, come gli operatori del settore alimentare in genere, può ritenersi autorizzati al loro utilizzo70 conformemente alle condizioni d’uso delle indicazioni precisate nell’allegato al Regolamento UE 432/201271.

10 Procedimento PS8227, provvedimento n. 24280 del 2013.