BENZINA: DA RINCARI STANGATA DA COMPLESSIVI 10,7 MILIARDI DI EURO TRA COSTI DIRETTI E INDIRETTI

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COMUNICATO STAMPA 

19 agosto 2023

BENZINA, ASSOUTENTI: DA RINCARI STANGATA DA COMPLESSIVI 10,7 MILIARDI DI EURO TRA COSTI DIRETTI E INDIRETTI

+417 EURO A FAMIGLIA TRA SPESE RIFORNIMENTI ED EFFETTI SU PREZZI AL DETTAGLIO. GOVERNO DEVE INTERVENIRE ORA

SI ATTIVINO ANTITRUST, MISTER PREZZI E COMMISSIONE ALLERTA RAPIDA PER ANALIZZARE FILIERA CARBURANTI 

I rincari dei carburanti registrati nelle ultime settimane in Italia potrebbero portare il conto totale per gli italiani a oltre 10,7 miliardi di euro tra effetti diretti e indiretti legati all’aumento dei listini alla pompa. Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato oggi una simulazione per capire l’impatto sulla collettività del caro-benzina.
Rispetto ai prezzi medi nazionali in vigore sulla rete a maggio 2023 la benzina costa oggi +13,2 cent al litro equivalenti a +6,6 euro a pieno. Il gasolio è rincarato di +17,7 cent al litro, pari a +8,9 euro a pieno. Considerata una media tra i due carburanti e nell’ipotesi di 2,5 pieni al mese ad autovettura, l’aggravio di spesa con i listini attuali raggiunge i +232,5 euro all’anno a famiglia solo per la voce rifornimenti – calcola Assoutenti – Ma i rialzi alla pompa hanno effetti anche sul tasso di inflazione, considerato che in Italia l’88% della merce viaggia su gomma.
Ipotizzando un impatto del caro-carburanti pari al +0,6% sul tasso di inflazione, le ricadute sulle famiglie italiane sarebbero pari a +4,75 miliardi di euro all’anno solo per i maggiori costi sulla spesa quotidiana determinati dai rialzi dei listini alla pompa.
Una famiglia “tipo” si ritroverebbe così a spendere tra effetti diretti e indiretti in totale circa 417 euro all’anno in più a causa dei rincari dei carburanti, con una stangata per la collettività pari a complessivi+10,7 miliardi di euro.
“Il governo non può rimanere a guardare e deve intervenire per evitare l’ennesima stangata sulle tasche degli italiani, che avrebbe effetti deprimenti su redditi e consumi – afferma il presidente Furio Truzzi – È chiaro che i cartelloni col prezzo medio scattati lo scorso agosto hanno un mero effetto informativo e non certo dissuasivo. Chiediamo un intervento di Antitrust, Mister prezzi e Commissione allerta rapida sui prezzi affinché sia realizzata una analisi dettagliata sulla formazione dei listini di benzina e gasolio dall’estrazione alla vendita alla pompa, e un taglio immediato delle accise perché è immorale che lo Stato si arricchisca grazie alle sofferenze economiche dei cittadini” – conclude Truzzi.