Bene tassa su extra-profitti, ma pronti a denunciare ad Antitrust banche che applicheranno rincari a danno degli utenti

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COMUNICATO STAMPA

9 agosto 2023

 

Banche, Assoutenti: bene tassa su extra-profitti, pronti a denunciare ad Antitrust banche che applicheranno rincari a danno degli utenti

 

Istituti potrebbero rifarsi su conti correnti e costi di gestione carte per recuperare perdite. Oggi spese bancarie in aumento del 6,4%, con nuovi rincari stangata da oltre 490 milioni di euro annui

 

 

La tassa sugli extra-profitti delle banche varata dal Governo è una ottima misura per reperire risorse da destinare alla collettività, ma potrebbe spingere le banche a reagire attraverso un aumento dei costi di gestione di conti correnti e carte in capo ai consumatori. Lo afferma Assoutenti, che ricorda come già lo scorso febbraio Bankitalia sia scesa in campo contro l’incremento dei costi dei conti correnti applicati dagli istituti di credito.

Oggi l’Istat registra un aumento annuo delle tariffe del 6,4% per la voce “spese bancarie” a carico dei cittadini, un dato che conferma l’allarme lanciato a febbraio da Bankitalia secondo cui alcune banche hanno aumentato il costo dei conti correnti con modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, adducendo come motivo gli elevati livelli di inflazione – spiega Assoutenti – Il rischio concreto, tuttavia, è quello di una nuova fiammata dei costi bancari, considerato che con la nuova tassa sugli extra-profitti le banche potrebbero rifarsi sui correntisti al fine di recuperare le perdite.

L’ultimo report della Banca d’Italia registra una crescita della spesa di gestione dei conti correnti di 3,8 euro, che porta il costo medio a 94,7 euro a cittadino, a causa soprattutto delle spese fisse, in particolare quelle per l’emissione e per la gestione delle carte di pagamento – analizza Assoutenti – Partendo da questo dato, e considerato l’andamento al rialzo già monitorato dall’Istat, ulteriori rincari delle tariffe bancarie potrebbero portare il costo di gestione dei conti correnti a quota 105 euro annui a utente, con un incremento di +10,3 euro a conto.

Se si considera che in base ai numeri ufficiali in Italia i correntisti sono 47,7 milioni, la stangata per la collettività raggiungerebbe la ragguardevole cifra di 491,3 milioni di euro annui a causa dei possibili rincari dei costi di gestione di carte e conti correnti.

“Il Governo deve attivarsi da subito per impedire che un provvedimento giusto come la tassazione degli extra-profitti possa trasformarsi in un danno per la collettività, bloccando sul nascere qualsiasi rincaro dei costi bancari – afferma il presidente Furio Truzzi – Chiediamo al Governo un incontro affinché si studino assieme alle associazioni dei consumatori le migliori misure da intraprendere per vigilare sui costi di conti e carte e adottare strumenti automatici per bloccare possibili aumenti tariffari. Vigileremo sul comportamento delle banche e siamo pronti inoltre a denunciare all’Antitrust gli istituti di credito che applicheranno rincari ingiustificati a danno dei propri clienti”.