Asl Rm 6: dopo caos tamponi Assoutenti avvia class action contro azienda sanitaria

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Asl Rm 6: dopo il caos dei tamponi e degli sms errati,

Assoutenti avvia class action contro l’azienda sanitaria.

Chiesto risarcimento danni per tutti i cittadini dei Castelli romani coinvolti nel caso. Presentata oggi istanza a Garante della privacy, Regione Lazio e Ministero della salute

Contro la Asl Rm 6 si abbatte una class action avviata da Assoutenti Lazio per conto di tutti i cittadini residenti nella zona dei Castelli romani coinvolti nel caos scoppiato lo scorso 4 gennaio.
Come si ricorderà, nei giorni scorsi a causa di errori tecnici del sistema informatico la Asl Rm 6 avrebbe inviato ai cittadini sms contenenti referti errati riferiti ai tamponi anti-Covid eseguiti dagli utenti – spiega l’associazione – Soggetti positivi avrebbero ricevuto referti di negatività e viceversa, ma soprattutto a causa dell’errore gli sms, contenenti dati sensibili degli utenti, sarebbero stati inviati dalla Asl a destinatari sbagliati, con una evidente lesione del diritto alla privacy.
Per tale motivo Assoutenti Lazio ha deciso di avviare oggi una class action contro l’azienda sanitaria, presentando una istanza alla Asl Rm 6, al Garante della privacy, alla Regione Lazio e al Ministero della salute, in cui si evidenziano i danni subiti dai cittadini sia sotto il profilo della violazione della privacy, sia sotto quello relativo alla salute, avendo alcuni cittadini positivi al Covid ricevuto referti attestanti la negatività al tampone, con rischi enormi per la collettività.
Nella istanza presentata oggi da Assoutenti, atto indispensabili ai fini della class action, l’associazione chiede il ristoro delle spese per il tampone sostenute da ciascun utente coinvolto dagli errori, nonché il risarcimento di tutti i danni, anche morali, che ne siano derivati. In assenza di riscontro, si procederà alla formale azione in tribunale contro le amministrazioni responsabili.