Trenitalia, CALDICIDIO 2017

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CALDICIDIO 2017: l’impegno c’è, il materiale adatto no – RITORNO AL PASSATO PER SOPRAVVIVERE

Per abbonati e viaggiatori: segnala il disagio patito, noi avvieremo procedure per ottenere bonus di rimborso dei disagi patiti per caldicidio sui treni

Quest’anno il grande caldo è arrivato a giugno e durerà parecchio.

Fin da marzo sia le DPR regionali di Trenitalia, sia la divisione LH per gli IC si sono attivati in un piano straordinario volto ad assicurare il buon funzionamento degli impianti di condizionamento sui treni in previsione dei mesi estivi.

E noi lo abbiamo ampiamente documentato:

Regionali

IC

Ma questo impegno, che è reale ed è tangibile nelle stazioni e negli impianti, non è bastato a fronteggiare l’ondata di caldo di questi giorni (a cui ogni estate dovremmo abituarci) e i disagi per i viaggiatori sono stati e sono pesantissimi.

Vediamo perché e cerchiamo le soluzioni emergenziali più efficaci per affrontare questo problema che può trasformare un viaggio di 90 minuti in un incubo con disagi, malesseri, invivibilità.

Regionali:

Tutto il materiale obsoleto che circola (carrozze MD di 40 anni seppur revampizzate, carrozze doppiopiano Casaralta degli anni ’70, carrozze PR) non è nato dotato di impianti di condizionamento. Solo i successivi revamp hanno comportato l’installazione di impianti di condizionamento. I risultati, spesso, sono sotto gli occhi di tutti. Gli impianti funzionano bene solo in alcune carrozze, in altre o sono insufficienti ad abbattere temperatura e umidità o vanno in blocco spegnendosi. La sciagurata decisione di sostituire i finestrini completamente apribili con finestrini con il solo vasistas apribile (spesso peraltro chiuso a chiave) hanno determinato l’impossibilità di assicurare un completo ricircolo di aria nelle carrozze quando gli impianti di condizionamento non funzionano.

Soluzioni:

  1.     Immissione di materiale nuovo (Vivalto, Coradia Meridian) anche e soprattutto sui treni delle DPR che effettuano lunghe percorrenze sovraregionali. Le carrozze MD, tradizionalmente utilizzate sui convogli sovraregionali (Genova >< Milano, Genova >< Torino, Torino >< Milano, ad esempio) sono desuete e arcaiche e solo nel 15% dei casi è utilizzato materiale revampizzato in maniera dignitosa con impianti di climatizzazione efficienti.
  2.     Ritorno al passato: sostituzione di tutti i finestrini bloccati o a vasistas con finestrini completamente apribili su carrozze MD, PR etc.

IC:

il downgrading del materiale Frecciabianca immesso sugli IC ha comportato il passaggio dei disagi patiti per 8 anni dai viaggiatori e dagli abbonati delle Freccebianche Milano >< Venezia ai viaggiatori e agli abbonati degli IC.

Infatti lo sciagurato revamp del progetto 901 (ovvero la salonizzazione di tutte le carrozze a scompartimenti del gruppo Z, Gran Comfort e Eurofima) oltre ad aver consegnato carrozze con i sedili più scomodi del mondo all’utenza sconta un peccato originale enorme: la sostituzione di parecchi finestrini a vasistas con finestrini bloccati, l’implementazione di tendine a discesa che impediscono l’apertura del vasistas anche dove sopravvissuto e, soprattutto, l’immissione di impianti di condizionamento insufficienti e malissimo progettati.

E’ infatti assurdo, ingiustificabile e gravissimo che il progetto 901 non abbia comportato l’implementazione di impianti di condizionamento efficienti con bocchette situate in alto (imperiale) e non miseri sfiati posti su feritoie nel bordo dei finestrini.

Il progetto 901 è figlio di altre gestioni di Trenitalia ma ora ci ritroviamo centinaia di carrozze così che saranno l’asse portante del materiale IC ancora per parecchi anni. (Il contratto MIT-Trenitalia 2017-2026, peraltro non ancora firmato non prevede acquisto di materiale nuovo ma il solo downgrading di materiale precedentemente utilizzato su treni a mercato). E così non si può certo andare avanti fino al 2026.

Soluzioni:

  1.     Sostituzione di tutti gli impianti di climatizzazione delle carrozze 901 ex FB con impianti efficienti e distribuzione della climatizzazione dall’alto con contestuale eliminazione delle canaline laterali (scomodissime per i piedi) e delle feritoie bordo finestrino.
  2.     Sostituzione di tutte le tendine a discesa con tende tradizionali in modo tale da rendere apribili i vasistas in caso di mancato funzionamento degli impianti di climatizzazione.
  3.     Sostituzione di tutti i finestrini bloccati con finestrini apribili.

 

Misure collaterali:

  1.     Organizzazione di presidi di assistenza permanenti nelle stazioni principali dotati di acqua fresca da distribuire gratuitamente ai viaggiatori in discesa da convogli nei quali non funziona correttamente la climatizzazione.
  2.     Organizzazione di presidi sanitari permanenti nelle stazioni principali in grado di prestare adeguata assistenza a viaggiatori reduci da esperienze ai confini della realtà.

 

Conclusioni:

I cambiamenti climatici comporteranno estati sempre più calde e giornate con 35-40 gradi da giugno ad agosto potranno essere la normalità.

Trenitalia come intende affrontare i cambiamenti climatici?

Dato che è impossibile che in pochi mesi o anni sia immesso sia su Regionali, sia su IC materiale nuovo con impianti di climatizzazione performanti, Trenitalia deve farsi carico di:

BREVISSIMO TERMINE: ritornare al passato, ovvero assicurare treni con finestrini apribili sia su Regionali, sia su IC.

MEDIO TERMINE: sostituire gli impianti di climatizzazione sulle carrozze 901.

OBIETTIVO: materiale nuovo con impianti di climatizzazione efficienti.

SUGGERIMENTO IRONICO: ci sono Aziende che in 5 giorni sono in grado di produrre e consegnare fino a 15 mila ventagli personalizzati con logo. Suggeriamo a Trenitalia di procedere immediatamente all’ordine e dalla prossima settimana di distribuire ad ogni viaggiatore IC un ventaglio griffato. Con pochi soldi un refoletto d’aria sarebbe assicurato…

Ma c’è anche un problema di giustizia.

I viaggiatori e gli abbonati che hanno subito, subiscono e subiranno disagi per il caldicidio sui treni vanno adeguatamente risarciti con bonus.

Per questo Assoutenti e i Comitati Pendolari federati hanno messo a disposizione form per la segnalazione di disagi da caldicidio con la richiesta di adeguati risarcimenti. 

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